Il consigliere comunale di Nuove Frontiere Massimo De Bernardi ci ha inviato questa lettera, che pubblichiamo integralmente, sulla questione delle isole seminterrate nel centro storico. “Vista l’importanza dell’argomento – scrive De Bernardi – vorrei portare alla attenzione dei cittadini casalesi solo alcune mie riflessioni e osservazioni. Premesso  che le mie opinioni verso la raccolta porta a porta credo siano note da tempo penso che si sia tutti d’accordo sul fatto  che se ognuno di noi differenzia bene i propri rifiuti all’interno della propria casa poco importa in quale tipo di contenitore il rifiuto differenziato venga poi depositato uscendo da casa (cassonetto del porta a porta, contenitore stradale, isola ecologica stradale, interrata, seminterrata, sacchetti trasparenti ecc. ecc. )”.

“Quello che conta – prosegue l’esponente di Nuove Frontiere – sono i costi di acquisto/noleggio di certe attrezzature e i costi di gestione, raccolta e manutenzione. Più volte ho dichiarato che a mio parere non si devono aumentare ulteriormente i costi ma soprattutto non si deve arrivare a scontri “ideologici “ tra i due principali schieramenti partitici, dove il centro sinistra preferisce il “porta a porta”e il centro destra le isole seminterrate”.

“Poiché non faccio parte di nessuno schieramento partitico preferisco ragionare con la mia testa (credo come la maggioranza dei cittadini casalesi!) ed analizzare i fatti prima di cadere nel ridicolo come ad Alessandria dove il centro sinistra anni fa aveva imposto il porta a porta, il centro destra è tornato ai contenitori stradali e ora che ha vinto le elezioni comunali nuovamente il centro sinistra si tornerà probabilmente al “porta a porta” ….ma tutti questi costi alla fine chi li paga??? I costi ricadono sempre sui cittadini! Per questo anche a Casale era opportuno riflettere bene prima di far spendere nuovi soldi ai cittadini, cosa non fatta quando si è introdotto il “porta a porta” ma anche oggi si corre a mio parere  lo stesso rischio”.

“I costi a Casale per le dieci isole ecologiche seminterrate sono di 770mila euro  più  altri 350mila euro per le tre postazioni EcoShop/EcoBank: gli ecobank in piazza Castello e in piazza Cesare Battisti sono abbinate alle isole seminterrate,  la terza postazione di EcoShop si trova al Valentino”.

“Un milione e centoventimila euro questi sono i costi  (non serve a nulla dire che ci sono anche dei contributi regionali, la Regione Piemonte  non “regala “ nulla e i soldi li prende sempre dalle nostre tasche … ). Il costo di ogni isola ecologica è perciò di oltre 100mila euro, gli EcoShop altro non sono che sofisticati contenitori per la raccolta multi materiale (bottiglie in pet e lattine)”.

“Siamo sicuri che per la raccolta rifiuti nel centro storico non esistesse nulla di più economico e funzionale? Quali studi comparativi sono stati fatti? Perché l’assessore De Luca  continua a dire che le isole interrate non funzionano perché avrebbero problemi con le temperature rigide e la pioggia  quando le stesse interrate  sono già utilizzate con successo e da diversi anni nel milanese, torinese e in Toscana? Dalle informazioni in mio possesso  queste isole interrate costano all’incirca 50/55.000 euro (compresi gli scavi e opere edili)”.

“E’ poi evidente a tutti che le isole interrate avrebbero avuto nel nostro pregevole centro storico  un impatto visivo notevolmente più ridotto rispetto alle seminterrate (non per nulla nel centro storico di  Firenze sono installate oltre venti isole interrate). Perché all’appalto delle isole seminterrate (la gara si è svolta nell’agosto 2011) ha partecipato una sola azienda ? Non metto in dubbio che tutto si sia svolto regolarmente ma con la stessa convinzione mi è difficile comprendere tutta questa urgenza e penso che  se la stessa gara si fosse svolta in luglio o settembre ci sarebbero stati altre aziende partecipanti perciò la Cosmo e direttamente  il comune di Casale avrebbero ottenuto sicuramente dei ribassi maggiori dell’1,69%  con risparmi per tutti i cittadini!”.

“Ora si dovrebbe (finalmente!) partire con l’informazione alla popolazione anche se i mesi estivi con gente che va e viene per le ferie non sarebbero il periodo ideale, questa mancanza di confronto preventivo e sperimentazione con i cittadini/utenti porterà inevitabilmente a qualche disguido e incomprensione (ma il “foro “ della seminterrata per conferire l’indifferenziato non è un po’ troppo piccolo? La fessura per inserire la carta non è troppo stretta? Se un utente ha una pila di giornali o alcune scatole di cartone non può stare 15 minuti a sminuzzare tutto …. Qualcuno ci pensa a queste cose ? Solo cinque delle isole seminterrate sono comprese nel perimetro del centro storico, le altre cinque si trovano fuori anche in zone già servite dal porta a porta, è stato calcolato quante centinaia di metri dovranno percorrere alcuni cittadini/utenti? Nel centro storico come verrà regolamentata la raccolta rifiuti per i negozi e gli esercizi commerciali? A partire dal 1 gennaio 2013 entrerà in vigore la nuova tassa rifiuti e servizi Tares quanto inciderà nelle tasche dei cittadini casalesi? Credo che a queste richieste che provengono dai cittadini, soprattutto per una maggiore partecipazione della popolazione alle scelte che la riguardano (sono le stesse richieste che vengono rivolte da  anni!)  occorra dare  delle risposte concrete”.

Redazione On Line