lunedì 22 febbraio 2016

Casale Monferrato Foto Storiche

Angolo via F. Cane con Via Vercelli - 1887
 
Bancarelle in Piazza Carlo Alberto (P. Mazzini) s.d.
 
Bancarelle in Piazza carlo Alberto - s.d.
 
Carri in Piazza Ospedale di carità - 1888
 
Fiera - mercato delle pentole e padelle in Piazza Castello - 1900
 
Fiera di San Giuseppe - 1894
 
Fiera in Piazza Carlo Alberto - 1875
 
La Torre Gaiona sul Colle S. Anna - 1895
 
mercato dei buoi in Piazza Castello - 1893
 
Mercato dei pesci in Piazza Ospedale di Carità ( p. Battisti) s.d.
 
Mercato in Piazza Castello - 1892
 
 
Monelli sul Po - 1889
 
Panorama del centro di Casale dalla Pastrona - s.d.
 
Panorama di Casale da S. Anna - 1898
 
Piazza del Popolo (P.San Francesco)s.d.
 
Ponte in corde - 1886
 
Porta Marengo (dopo il 70 Porta Roma) - 1889
 
Porta Milano - 1888
 
Porta Orti - s.d.
 
Via Roma - s.d.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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sabato 20 febbraio 2016

Casale Monferrato e la Corte d'Appello

 
 

Comunicati Stampa


Casalesi a Torino a Palazzo Lascaris per la Corte d’Appello 7/10/2002
Si è svolto lunedì 7 ottobre a Torino a Palazzo Lascaris l’incontro con una rappresentanza del Consiglio Regionale voluto dall’Amministrazione casalese per sostenere la candidatura di Casale Monferrato a ospitare la seconda corte d’Appello
Si è svolto lunedì 7 ottobre a Torino a Palazzo Lascaris l’incontro con una rappresentanza del Consiglio Regionale voluto dall’Amministrazione casalese per sostenere la candidatura di Casale Monferrato a ospitare la seconda corte d’Appello del Piemonte.
All’incontro, svoltosi nella Saletta dei Presidenti a Palazzo Lascaris, erano presenti per Casale Monferrato il Sindaco Paolo Mascarino, l’Assessore Luigi Merlo, il Presidente del Comitato per la Corte d’Appello avvocato Giancarlo Curti, e l’architetto Ettore Bellingeri in qualità di illustratore del progetto grafico e strutturale. Nutrita era la rappresentanza dei diversi schieramenti politici in Consiglio Comunale casalese: Alessandro Bazzi per Forza Italia, Giuseppe Mirandola per i Comunisti Italiani, il capogruppo della Margherita Riccardo Coppo e il capogruppo Giampiero Gillone per la Lega, nonché il Presidente del Consiglio Comunale Mauro Oglietti, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Casale Monferrato Piero Scagliotti e il Presidente del Comitato Alluvionati Gianfranco Bergoglio.
Per il Consiglio Regionale erano presenti il Vice Presidente Lido Riba, il capogruppo di Alleanza Nazionale Ennio Galasso, i consiglieri Pino Chiezzi dei Comunisti Italiani, Antonello Angeleri dell’UDC e Luca Pedrale di Forza Italia, oltre ai due consiglieri regionali di natali casalesi, Marco Botta di Alleanza Nazionale e Cristiano Bussola di Forza Italia, che appunto in qualità di casalesi hanno aperto la riunione illustrando ai presenti i motivi per scegliere la città di Casale Monferrato come sede per la seconda Corte d’Appello del Piemonte.
Nel corso dell’incontro è stato illustrato il progetto per il recupero dell’edificio che dovrà accogliere la Corte d’Appello: la Caserma Bixio di Casale Monferrato, coi suoi 120.000 metri quadrati di superficie offre un sito di eccezione adatto allo scopo, e secondo il piano presentato a Torino (e già discusso con Sovrintendenza e Demanio) la Corte d’Appello verrebbe ad occupare circa 55.000 metri quadrati.
Il consigliere regionale Marco Botta ha sostenuto la candidatura casalese, definendo il progetto “di grande valore strategico per il rilancio della città di Casale e siamo pronti a sostenere anche a Roma in Parlamento le nostre ragioni”.
Il consigliere regionale Cristiano Bussola non ha taciuto come questa sia “una battaglia dura, in cui noi tutti ci impegniamo per il risultato. Intendo promuovere un incontro con i consiglieri regionali delle altre province del Piemonte per chiarire la fattibilità del progetto casalese”.
Il Sindaco di Casale Paolo Mascarino ha sottolineato la “posizione baricentrica occupata dalla nostra città rispetto al resto del Piemonte e soprattutto rispetto alle altre candidature avanzate per la medesima destinazione: oltre a considerazioni di carattere storico e di prestigio, l’assegnazione a Casale della seconda Corte d’Appello presenta numerosi vantaggi pratici non secondari, come la vicinanza alle più importanti vie di comunicazione e la possibilità di ampi parcheggi interni, il tutto ottenibile in tempi ragionevoli. Per non parlare dell’importante ruolo a livello non solo regionale che Casale si troverebbe a rivestire, un’opportunità imperdibile per chi abbia a cuore il futuro della città”.
Sul ruolo di prestigio storico della capitale monferrina si è anche pronunciato l’avvocato Giancarlo Curti, che in qualità di Presidente del Comitato Promotore cittadino per la Corte d’Appello ha ricordato che “già in passato e si fa riferimento a meno di cento anni fa, la città di Casale Monferrato ha ospitato la Corte d’Appello: ora la sua designazione non sarebbe altro che un ritorno alla tradizione, a conferma del ruolo principe che la nostra città ha svolto e può e vuole continuare a svolgere con accresciuta energia”.
 

Comunicati Stampa


A ROMA PER LA CORTE D’APPELLO. MASCARINO E MERLO INCONTRANO IL SOTTOSEGRETARIO ALLA GISUTIZIA VIETTI 24/10/2002
. Il Sindaco Paolo Mascarino, l’Assessore Luigi Merlo, incaricato di sovrintendere e coordinare per conto dell’Amministrazione comunale di Casale Monferrato il progetto di candidatura della Città di Casale Monferrato a sede della Corte d’Appello del Piemonte Orientale e Alessandro Bazzi, consigliere comunale e presidente del Comitato Promotore, hanno incontrato questa mattina alle 12 il sottosegretario alla Giustizia On Vietti. .


Incontro a Roma per sostenere per la sede della Corte d’Appello. Il Sindaco Paolo Mascarino, l’Assessore Luigi Merlo, incaricato di sovrintendere e coordinare per conto dell’Amministrazione comunale di Casale Monferrato il progetto di candidatura della Città di Casale Monferrato a sede della Corte d’Appello del Piemonte Orientale e Alessandro Bazzi, consigliere comunale e presidente del Comitato Promotore, hanno incontrato questa mattina alle 12 il sottosegretario alla Giustizia On Vietti. Gli amministratori casalesi erano accompagnati dagli onorevoli Silvana Dameri ed Enrico Buemi che si sono impegnati per rendere possibile in tempi brevi l’incontro.
Nell’ambito della riunione i rappresentanti del Comune hanno illustrato con un cd ed apposita documentazione il progetto per l’insediamento della Corte d’Appello
“ E’ stato un incontro molto importante - ha dichiarato il Sindaco – perché ci ha consentito di portare a conoscenza degli organi istituzionali preposti le motivazioni che rendono Casale la sede più idonea. Si tratta ovviamente di un incontro interlocutoria a cui dovranno seguire altri aggiornamenti”
“ Dall’on Vietti ci è giunta l’indicazione di lavorare per fa convergere le varie aree su un progetto organico che si inserisca in una più ampio contesto di ristrutturazione del sistema giudiziario regionale – sottolinea Merlo – Ciò significata lavorare con Alessandria, Asti, Vercelli e Biella nella logica di servizio al Piemonte Orientale”
Mascarino e Merlo già dalla prossima settimana si metteranno al lavoro, con gli on Dameri e Buemi per avviare i contatti ed organizzare incontri finalizzati a questo risultato finale, illustrando la documentazione che dimostra come Casale abbia le caratteristiche ottimali per essere sede della Corte d’Appello.
L’esistenza di una sede pronta ad ospitarla: L’ ’Amministrazione comunale infatti è già a buon punto con i progetti che riguardano l’ex caserma Bixio.Dei circa 120.000 metri quadrati della caserma, circa 55.000 verranno utilizzati per la Corte d’Appello, secondo un piano già discusso con la Sovrintendenza e con il Demanio.
La logistica: Casale è collegata facilmente a tutte le aree che sarebbero interessate dalla giurisdizione con lo svincolo autostradale . Inoltre l’area predestinata alla sede della Corte d’Appello offrirà la possibilità di ampi parcheggi interni.
I costi limitati: Trattandosi per lo più di interventi di manutenzione ordinaria, i lavori avrebbero un costo contenuto, stimato su una spesa di circa 500 € al metro quadro.
I tempi: Essendo limitati i lavori di intervento, si riducono anche i tempi. Sono stati preventivati circa tre anni per la conclusione del recupero, ma solo un anno e mezzo per rendere operativa la sede con un numero parziale di sezioni e relative aule di udienza.


Casale Monferrato

Perché Alessandria è stata così contraria alla seconda Corte d'Appello a Casale?

La domanda di Giancarlo Curti, già presidente del Comitato per la Corte d'Appello a Casale
CASALE MONFERRATO - Sulla vicenda della Corte d'Appello a Casale si era gettato con tutta la passione di una vita con la toga indosso. Giancarlo Curti, già presidente dell'Ordine degli Avvocati di Casale Monferrato e giudice onorario ad Alessandria, nel primo decennio del Duemila, ha combattuto (è veramente il caso di dirlo) una battaglia tutta in prima linea perché il ministero della Giustizia scegliesse Casale come ventilata sede della seconda Corte d'Appello piemontese. E i presupposti, a partire dal progetto elaborato dagli architetti Ettore Bellingeri (poi assessore all'urbanistica nella giunta Demezzi sino alla sua revoca della delega l'estate scorsa da parte del sindaco Demezzi) e Daniele Muzio, che prevedeva l'utilizzo dell'ex caserma Nino Bixio (struttura ormai abbandonata dai militari) c'erano tutti. Poi, però, le cose sono andate diversamente e oggi non solo Casale non è diventata Corte d'Appello ma - come cambiano i tempi in pochi anni - il Tribunale di Casale sta attendendo malinconicamente che cali la parola fine sulla sua vicenda e che gli uffici giudiziari, ad eccezione del giudice di pace (che almeno per qualche anno rimarrà ancora) emigrino a Vercelli. Curti, che nel frattempo ha fondato l'associazione Nuove Frontiere della quale è oggi presidente onorario, evidenzia in un suo intervento di non essere riuscito a capire, anche oggi, "il perché Alessandria sia stata così duramente contraria alla istituzione della seconda Corte in Casale Monferrato quando, esaminando a fondo la sitauzione e con serena obiettività, Casale poteva farcela, Alessandria no". Se le cose fossero andate come Curti - e non solo perché il mondo forense casalese si era schierato tutto a favore dell'idea - avrebbe auspicato "ne sarebbe uscita una Provincia fortissima, un vero gioiello e con la Corte d'Appello a breve distanza da tutte le zone della Provincia. Una deliberazione favorevole della Provincia avrebbe consentito una rapida e sicura confluenza su Casale delle altre Province del Piemonte Orientale, lasciando sola ed isolata, e perciò molto debole, la candidatura di Novara. Casale certo si sarebbe avvantaggiata notevolmente sotto ogni profilo (ma Casale non è in Provincia di Alessandria ?) ed oggi non  avrebbe perso il suo Tribunale accorpato al Tribunale di Vercelli, il che, in prospettiva, potrebbe davvero determinare in un prossimo futuro l'uscita del territorio casalese da quello alessandrino e l'aggregazione a quello vercellese".

giovedì 18 febbraio 2016

Casale Monferrato

Archivio Notarile
 
 Caserma Baronino
 
Caserma Bixio vista dall'alto
 
 Caserma Bixio entrata
 
 Caserma Bixio
 
Caserma Bixio
 Caserma Bixio
 
 Carceri Lungo Po
 
 Carceri di Via Leardi
 
 Asilo Cova Adaglio
 
 Ghiaia (isolotto)
 
 Caserma Mameli
 
 Caserma Mameli
 
 Caserma Mameli
 
 Caserma Mameli
 
 Casermette (Mazza)
 
 Palestra Leardi
 
 Ex Tribunale

DIGA AD ACQUA FLUENTE

C.AL.CA. Comitato Alluvionati del Casalese   02 agosto   2018 Casale Monferrato (AL)   Oggetto : Osservazioni e comment...