giovedì 3 aprile 2008

Storia e Attualità. La Leadership di Casale sul Monferrato

Storia e Attualità. La Leadership di Casale sul Monferrato
Casale Monferrato 13 giugno 2007
Da qualche tempo stiamo assistendo un po’ dovunque a svariate forme di valorizzazione del “ Monferrato “ che prevedono peraltro manifestazioni e convegni relativi ad aspetti parziali e settoriali dovuti principalmente al fatto che le vicende del Monferrato hanno riguardato molti secoli. Peraltro, per diversi motivi, si rende necessario esaminare, studiare ed analizzare il Monferrato anche nel complesso della sua lunga storia centralizzando in Casale Monferrato e, per quanto di interesse, nei Comuni del Monferrato Casalese l’essenza dei grandiosi avvenimenti che lo hanno caratterizzato.
Può essere quindi opportuno riassumere per grandi cenni gli sviluppi storici del Marchesato del Monferrato con riferimento a coloro che governarono il Marchesato. Si possono distinguere tre grandi periodi. Il 1°) periodo dei Marchesi di Monferrato, ramo Aleramici che inizia con Aleramo prima dell’anno 1000 e si chiude con Giovanni I nel 1305. Il 2°) periodo dei Marchesi di Monferrato, ramo Paleologi che inizia con Teodoro I nel 1306 e si conclude con Giovanni Giorgio nel 1533. Il 3° periodo dei Marchesi di Monferrato che inizia nel 1536 con Federico Gonzaga il quale venne così insediato dall’imperatore Carlo V e che si conclude con Guglielmo Gonzaga nel 1575. Prosegue la Casata dei Gonzaga con Guglielmo Gonzaga nominato dall’imperatore Massimiliano II Duca di Monferrato ( il Marchesato divenne Ducato ) per concludersi con Ferdinando Carlo del Casato Gonzaga-Nevers nel 1708.
Dopo tale data il Monferrato venne annesso dai Savoia. La grandiosa storia di Casale continuò però ancora, perché la nostra città fu sede di Corte d’Appello fino al 1923.
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Il Monferrato ha avuto quindi una storia straordinaria che, per durata, ricchezza, intensità, varietà, fascino, ecc. potrebbe occupare lo spazio di una corposa enciclopedia e sicuramente meriterebbe di essere maggiormente valorizzata e divulgata in tutto il mondo. Pochi altri Stati di piccole dimensioni come il Marchesato di Monferrato possono vantarsi di aver influito sulle sorti della Storia e quindi delle popolazioni del Mediterraneo e dell'Europa per tutto il Medioevo ed il
Rinascimento, disponendo tra i suoi Marchesi di veri e propri "Principi illuminati", dotati di elevate capacità di governo, diplomatiche e militari e con legami famigliari con Re e Imperatori.
Sono presenti nell’epoca attuale, vivendo prevalentemente di turismo, piccoli Stati europei esistenti da secoli ma storicamente poco rilevanti, mentre il Monferrato, sotto il profilo storico è poco conosciuto e dal punto di vista geografico è conosciuto solo in modo approssimativo: per Casale, la sua storia potrebbe costituire una notevole fonte di reddito e comportare una attività di tipo primario nella quale i nostri giovani potrebbero trovare sbocchi occupazionali stabili.
Pochi sono a conoscenza, ad esempio,. che il Marchesato di Monferrato nei periodi della sua massima espansione disponeva di vasti possedimenti in ben 12 delle attuali province comprese tra Liguria, Piemonte e Lombardia, esercitando la sua autorità su molti capoluoghi di provincia e di regione, che batteva moneta in diverse zecche e che disponeva di un esercito di 17 mila armigeri effettivi. Il Marchesato quindi era lusingato come alleato, temuto dai nemici ed al tempo stesso conteso dai potenti delle varie epoche.
A questi paradossi (di rimozione e non conoscenza delle proprie radici) si è giunti non a caso, perché troppo a lungo non ci si è curati di studiare la nostra storia, a partire dalle scuole. Il linguaggio monferrino era un’autentica lingua che precedette addirittura il piemontese. Quei valori e quelle conoscenze si sono andate via via disperdendo e si è corso il rischio di perderli per sempre, ma per fortuna ultimamente numerosi storici hanno iniziato ad occuparsi del Monferrato, ed alcune associazioni locali si sono mobilitate in tal senso: citiamo ad esempio il notevole lavoro divulgativo che sta svolgendo il Circolo Culturale "Marchesi del Monferrato", al quale da parte casalese si è aggregato qualche tempo fa il CFA, Centro di Formazione Ambientale Monferrato gestito dal Gruppo Gevam Onlus ed ora anche l'associazione Nuove Frontiere che ha offerto la sua collaborazione per organizzare eventi a livello locale, avendo tra i suoi scopi primari la promozione della storia del Monferrato e del turismo di qualità.
Come Nuove Frontiere, riteniamo che dobbiamo essere fieri della nostra storia, orgogliosi di essere monferrini e che dobbiamo far convergere sforzi, energie e risorse per valorizzare la nostra storia ed il turismo ad esso correlato che non è solo di tipo culturale ma connesso anche alle bellezze paesaggistiche, naturalistiche, architettoniche, ecc..
La città di Casale Monferrato in proposito deve svolgere un ruolo di leadership territoriale che non solo le spetta di diritto ma che non potrebbe essere svolto da altre: molte località che hanno fatto parte del Marchesato si aspettano da tempo che Casale Monf.to prenda una decisa iniziativa in tal senso con persone qualificate e con incarichi finalizzati a tale progettualità.
Finché siamo in tempo, riappropriamoci delle nostre radici e della nostra storia, prima che dall'esterno altri ci fagocitino finendo poi con il far certificare che il Monferrato apparterrà a loro modificando in tal modo la Storia e piegandola ai loro voleri.
In tale direzione va anche considerato il documento dell’Associazione in punto “Archivio di Stato “ pubblicato sul Monferrato del 18 maggio.
Casale Monferrato 13 giugno 2007
Il Consiglio Direttivo della Associazione Nuove Frontiere per la difesa ed il rilancio di Casale e del Monferrato.

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