venerdì 26 settembre 2008

Mense ASL, altro schiaffo a Casale

Casale Monferrato 24 settembre 2008
(Pubblicata su Il Monferrato di venerdì 26 settembre 2008)

Egr. Direttore,
Praticamente non passa giorno che non si leggano o non si sentano notizie che indicano il continuo decadimento di Casale Monferrato ( a parte poi…quello che invece non si sa neppure!). L’ultima notizia è quella che riguarda il servizio di ristorazione per i degenti e la mensa dipendenti relativa ai presidi ospedalieri ed alle strutture territoriali in ambito Casale Monferrato, Valenza e Tortona. Come si sa, tutt’ora vi sono due tipi di servizi, uno svolto in Casale Monferrato per l’area Casale M.-Valenza e l’altro svolto per l’area di Tortona. Senonchè con recentissima delibera assunta nel mese di agosto la Direzione dell’Asl unica con sede in Casale Monferrato ( quante discussioni vi sono state a proposito di detta sede! ), ha deliberato di predisporre gli atti per la indizione di una gara unica per l’aggiudicazione del servizio di ristorazione per degenti e dipendenti nei tre ambiti di Casale, Valenza e Tortona.
Naturalmente come la nostra città venne penalizzata al massimo con la soppressione della sua Asl ricevendo in cambio la sede della Asl unica ( una controprestazione ridicola! ), così ovviamente la soppressione del servizio mensa che viene effettuato a Casale per Casale e Valenza, adesso verrà svolto a Tortona per le tre aree suindicate! Infatti pur non essendo specificato questo aspetto, lo si desume da quella parte della delibera dove si dice che viene prevista la fornitura pasto per l’area Casale-Valenza “ con il legame refrigerato”: cioè i pasti verranno confezionati a Tortona e trasportati a Casale che aveva la sua Asl autonoma fino a poco fa e che è la 2°) città della Provincia!
Sono di tutta evidenza: la perdita di qualità dei pasti che seguiranno la filiera produttiva del confezionamento, del trasporto, dello scongelamento ecc.ecc. ( quanto ai costi è presumibile non certo una diminuzione, ma un aumento di essi ), la problematica del personale che lavora in Casale, ed infine l’investimento su Tortona.
Da tempo ormai Nuove Frontiere continua a battere sul decadimento di Casale Monferrato e sull’accentramento, in sede alessandrina e comunque nelle zone della Provincia da Valenza in su, di tutta una serie di peculiarità ed interessi relativi al Territorio Casalese o che comunque nel Casalese potevano ( e possono ) trovare la loro naturale collocazione, ed inoltre della soppressione di servizi ed altro.
Ed i politici Casalesi dove sono? Siamo continuamente espropriati del marchio “ Monferrato” ed il tutto viene gestito ad Alessandria . E’ sufficiente ricordare il Palazzo Asperia in Alessandria diventato Palazzo Monferrato ( con le attività che in esso a getto continuo vengono svolte ), e che la sede naturale per la Corte d’Appello era Casale Monferrato ( ma dopo il no di Alessandria tutti i nostri politici sono scomparsi).
Alba città con meno abitanti di Casale M. è riuscita a mantenere la sua Asl perché la Provincia di Cuneo ne ha rispettato l’indipendenza e l’autonomia. Ben prima che la Presidente della Regione Mercedes Bresso indicasse linee di tendenza da prendersi sulle Asl in Piemonte, la Provincia di Cuneo alla unanimità si schierò perché venissero mantenute due Asl: quella di Cuneo e quella di Alba. Non così avvenne per la Provincia di Alessandria, dove, come si legge sul giornale La Stampa del 21 gennaio 2007, la città di Alessandria alla unanimità dei votanti in Consiglio Comunale votò per una Asl unica con sede in Alessandria: solo molto dopo, quando ormai i buoi erano fuggiti dalla stalle ( ed anzi proprio perché ormai….erano fuggiti ),la Provincia accennò ad un difesa della Asl casalese che peraltro non fu neanche di facciata!
Questa è la situazione in cui sta vivendo Casale Monferrato, situazione che purtroppo continuerà a peggiorare: solo una nuova, diversa ed autonoma classe dirigente del tutto svincolata dai Partiti tradizionali e da ogni conflitto di interessi, potrà bloccarne il declino ed anzi riportare la nostra città al ruolo che le compete.
Da ultimo dal giornale il Monferrato del 19 settembre 2008 apprendiamo dalla lettera dell’ing. Sandro Buzzi che in definitiva il gruppo Buzzi Unicem nella impossibilità di montare l’impianto Thor in Casale Monferrato per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, ne ha insediata la sede nella provincia di Cuneo.
Associazione Nuove Frontiere

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