lunedì 8 luglio 2013

Proposte per Casale Monferrato

La storia e il turismo come risorse per valorizzare Casale e il Monferrato


Intervento del presidente di Nuove Frontiere Alberto Riccio


Da Alberto Riccio, presidente dell'Associazione Nuove Frontiere, riceviamo e pubblichiamo questo intervento sul potenziamento dei legami storici e turistici di Casale e del Monferrato: “Prendo spunto – scrive Riccio – da alcuni recenti articoli pubblicati dai vari notiziari locali per tornare sulle prospettive di potenziare i legami economici, turistici e storici di Casale e del Monferrato. Come è noto la nostra città è in declino da tempo, con la crisi industriale che via via ha riguardato e colpito molte aziende, con la perdita di istituzioni e da ultimo anche con il forte ridimensionamento delle attività sportive, dopo aver tentato di coltivare grandi traguardi e progetti ambiziosi (alludo principalmente al basket e al calcio)”.
“Cosa può fare una comunità come quella casalese - prosegue Riccio - per fermare il declino e porre in atto qualche azione tesa a migliore l’attuale situazione? Che ambito discrezionale e margini di manovra può avere un’amministrazione civica per cercare di invertire la tendenza con qualche iniziativa che abbia ritorni positivi sul territorio e favorire qualche timido, ma incoraggiante segnale di ripresa”.
“Probabilmente non può fare moltissimo sotto l’aspetto di favorire nuovi insediamenti industriali, nel senso che oggi le imprese, nell’era della globalizzazione, fanno scelte di delocalizzazione a livello mondiale, che vanno oltre i semplici parametri di valutazione del costo delle opere di urbanizzazione o dell’IMU o di qualche altra imposizione fiscale di quel determinato comune. Valgono altre strategie e scelte, non ultimo il sistema di comunicazioni, ecc...”
“Invece dipende senz’altro dalla volontà di una comunità, soprattutto se è stata capitale di un grande stato (non dimentichiamo che Casale è stata capitale del Marchesato del Monferrato,
 
dello stato Paleologo, per oltre un secolo dal 1435 al 1536, prima sede marchionale, successivamente i Gonzaga hanno trasferito la capitale a Mantova) il saper valorizzare anche la propria storia, soprattutto se sono ancora presenti, in qualche misura, segni culturali del passato, attraverso anche una offerta turistica, che possa incrementare i benefici economici, con l’accesso di visitatori, nei confronti delle attività degli alberghi, ristoranti, bar, negozi e commercio al dettaglio, ecc. (tutti oggi in grande sofferenza)”.
“Anche per queste finalità è stato costituito il Comitato Casale Capitale del Monferrato (e qui rivendico di esser stato uno dei costituenti), proprio per valorizzare il territorio del Monferrato con iniziative di carattere culturale, storico, turistico (attraverso questo logo di Casale Capitale si stanno svolgendo le manifestazioni più significative in città)”.
“Questa leva non sarà forse in grado di compensare gli effetti negativi della crisi industriale, ma è senz’altro una leva in grado portare dei benefici e vantaggi alla ns comunità e soprattutto mette in gioco gli sforzi, la forza di volontà e la creatività della nostra comunità”
“Leggo che nel 2014, in occasione del bicentenario della nascita di Don Bosco, è previsto l’arrivo di ben 5 milioni di pellegrini, che si aggireranno nelle nostre zone; ed a seguire ci sarà l’EXPO 2015. Sono occasioni da non perdere per la nostra comunità”.
“Oggi ci sono flussi turistici di vario tipo, da quello religioso (e qui Casale può offrire il Duomo
 
 e i suoi tesori, la Biblioteca del Seminario, la Sinagoga, la Chiesa di Santa Caterina con il suo coro rinascimentale,…..) al flusso dei palazzi storici (palazzo d’Anna d’Alenson, palazzo Vitta, Palazzo Treville …), e dei castelli
 
(castello Paleologo, oggi sede quasi permanente di mostre e di concerti), senza contare altri moderni flussi turistici, quali quelli dell’archeologia industriale, che in certe località stanno avendo successo (in questo settore, a Casale e nei comuni viciniori, è molto attiva l’Associazione il Cemento)”.
“Orbene per soddisfare questi flussi turistici occorre fornire pacchetti completi e integrati, servizi in rete che coinvolgano agenzie turistiche, Tour Operator, ristoranti, albergatori, l’associazione commercianti ed altre associazioni, per soddisfare le esigenze turistiche dei visitatori del Monferrato ed in particolare, almeno dell’area del Monferrato casalese con la sua cinquantina di comuni”.
“Su questi aspetti ci attendiamo che Mondo, attraverso il suo giovane e dinamico presidente Matteo Vernetti, funga da importante momento organizzativo e da punto di riferimento turistico per i futuri eventi nel Monferrato casalese”.
“Come detto, il Monferrato è stato uno Stato Europeo, dalle sue origini del 1100 con Ranieri (Marchesi Aleramici), al successivo passaggio dei Paleologi (1306 – 1533) ai Gonzaga di Mantova(fino alla scomparsa nel 1708 con l’annessione ai Savoia e la fine dello stato)”.
 
 
“Alla luce di questa secolare e fulgida storia, un passo successivo potrebbe essere quello di rispolverare una proposta progettuale di Claudio Martinotti Doria, in qualità di presidente di Gevam Onlus e coordinatore dell’Accademia Ambientale del Monferrato, ed esaminare tale progetto costitutivo di un distretto turistico culturale interprovinciale del Monferrato, per progettare una rete turistica ancora più ampia, per coprire tutti i territori compresi nell’antico stato del Monferrato”.
“Come detto la realizzazione di tali iniziative, dipende in larga misura dalla volontà della nostra comunità (colpita duramente dal recente noto disastro ambientale) e della sua voglia di riscatto, di invertire la tendenza e di voltare pagina

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