giovedì 4 ottobre 2012

De Bernardi: 'Sul nuovo assetto delle province vogliamo che sia ascoltato tutto il Monferrato'

Controreplica di De Bernardi: 'Sulle province vogliamo che sia ascoltato tutto il Monferrato'

Prosegue il dibattito sul riordino territoriale dopo la polemica per l'ordine del giorno non discusso in consiglio comunale

Fonte: Casale News http://www.casalenews.it/index
 
Prosegue il dibattito sul riordino delle province, lanciato da Massimo De Bernardi, consigliere comunale di Nuove Frontiere, dopo che l’ordine del giorno da lui presentato non è stato discusso nella seduta di giovedì scorso. Al primo intervento di De Bernardi aveva risposto il capogruppo del Partito Democratico Davide Sandalo: ora l’esponente di Nuove Frontiere chiarisce meglio il suo pensiero: “Nuove Frontiere – spiega – non vuole convincere nessuno a sposarsi con Vercelli. L’analisi derivava da una serie di dati e semplici ragionamenti sul numero di abitanti e le previsioni di aggregazione dei vari territori piemontesi. Nuove Frontiere desidera solo che dopo mesi di rinvii e “melina” si affronti finalmente in Consiglio Comunale una discussione che riguarda il futuro di Casale e del Monferrato circostante. Nel Consiglio Comunale del 27 settembre non mi sono alterato, semplicemente non vorrei essere preso in giro”.
“Anch’io – prosegue De Bernardi – ho molto rispetto di Sandalo così come di tutti i Consiglieri del Comune di Casale di ogni parte politica ed è per questo che lo invito a rileggere attentamente il nostro ordine del giorno del 24 febbraio dove si chiedeva innanzitutto di rafforzare i legami con il nostro territorio incontrando i comuni a noi vicini (cosa mai fatta!) rivolgendo l’attenzione anche verso Asti”.
“Viste le difficoltà di discussione abbiamo accettato di ritirare questo nostro ordine del giorno solamente per accelerare il dibattito in Consiglio Comunale sino ad arrivare ad un documento comune con un impegno  a nostro parere molto blando, anche questo più volte modificato,  la cui votazione è stata comunque più volte rinviata (dovrebbe avvenire il 3 ottobre). Peccato che ogni espressione, delibera, volontà di aggregazione da parte di un comune o di un territorio si sarebbe dovuta trasmettere al Cal (Consiglio delle Autonomie Locali della Regione Piemonte ) entro il 2 ottobre, cosa del resto rimarcata il 19 settembre nel documento inviatoci dalla Provincia di Asti e che chiedeva anche al Comune di Casale di approvare tale documento ed inviarlo al CAL entro il 1 di ottobre”.
“Non ero a conoscenza del termine del 20 luglio per esercitare l’opzione per cambiare territorio, questa data è stata indicata al termine dell’ultimo consiglio comunale sia dal consigliere Sandalo che dal consigliere Botta (certamente i due politici più esperti in Consiglio Comunale …) ma allora mi domando a maggior ragione: perché il consiglio comunale non ha affrontato questa discussione prima del 20 luglio?”
“La situazione dei riordini territoriali è in continua evoluzione, noi di Nuove Frontiere chiediamo semplicemente di affrontare una discussione che coinvolga non solo la città di Casale ma anche tutti i comuni del nostro Monferrato, noi  non diciamo per ora  di andare né con Asti né con Vercelli  ma  a differenza del consigliere Sandalo  vediamo però molte ragioni per andarcene da Alessandria  e certamente concordiamo che  ogni punto di vista vada rispettato”.
“Crediamo  sia indispensabile e nell’interesse di tutti gli abitanti del Monferrato affrontare una serena ed aperta discussione, senza pregiudizi sulle offerte e proposte che negli ultimi tempi in modo più o meno aperto ci sono giunte dai territori vicini (sia Asti che Vercelli)".
“Certamente le decisioni devono essere prese in pieno accordo con i comuni del nostro Monferrato, per questo chiederemo il 3 di ottobre di organizzare in tempi brevissimi un incontro con tutti i Comuni del Monferrato, Casale da sola non può e non deve  andare da nessuna parte. Per noi non è importante essere  mandrogni o diventare biciolani o astigiani quello che conta è restare casalesi rafforzando il nostro territorio  e cercare dove possibile sinergie, nuove opportunità e possibilità di sviluppo economico , industriale e turistico”.
“La mia speranza è che nel Consiglio Comunale del 3 ottobre tali argomenti vengano affrontati con la dovuta serietà e concretezza”.

Redazione On Line

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