venerdì 8 agosto 2014

UN-> o UN->ENTRO


                                                   Casale Monferrato 4 agosto 2014

 

Egr. Direttore de Il Monferrato,

                         da almeno 15 anni ( per restringere il periodo temporale ) ormai leggiamo e sentiamo bluff – per non dire altro - di ogni tipo riguardanti le vicende e le situazioni di Casale Monferrato e del Monferrato Casalese in specie. In tale marea di bluff offuscante non solo l’aere ma le menti, in poco tempo abbiamo perso la seria possibilità di diventare sede di Corte d’Appello, perso la nostra Asl 21, perso la grande opportunità di diventare Co-Provincia con Vercelli, perso il Tribunale, persa la grande occasione di ottenere l’Archivio di Stato, persa l’Università, ecc.ecc.ecc.  E dicendo “ perse ” intendo dire che si potevano avere e mantenere. Sono cose che ripetutamente da molto tempo ho detto e scritto ed anche descritto nei miei quattro libri e libretti, essendo del resto facile il prevedere cosa via via si sarebbe verificato e che puntualmente poi si è verificò

Adesso un grande nuovo bluff rischia di prospettarsi per noi : quello del Monferrato Patrimonio dell’Unesco.

E’ di questi giorni la notizia che l’Unesco ha dichiarato Patrimonio della Umanità i territori Langhe, Roero, Monferrato. Dunque, giustamente nella nostra città soddisfazione ed euforia.

Ma proviamo un po’ a  vedere e leggere così si dice della nostra Città e zona.

La pagina 58 a base nazionale de La Stampa di domenica 27 luglio pubblica un lungo articolo appunto dedicato all’avvenimento, ma Casale Monferrato non è neppure citata per caso ( per caso o per… altri motivi??? ), né è citato alcun Comune del nostro Monferrato. Per me “ i perché  ” sono chiarissimi ed anzi addirittura ovvii.

Dice fra l’altro La Stampa:”…Dunque, perché non cogliere l’occasione di visitare le colline del vino, proprio nel momento in cui sono più  rigogliose e si preparano alla grande festa della vendemmia? Se Alba e Asti sono le città di riferimento – con i loro centri storici medioevali, i musei…. ” Basta citare quanto sopra ho riportato perché bagliori immensi illuminino anche le menti più ottuse ed ostiche. Casale Monferrato, la unica vera Capitale del Monferrato non è neppure citata, mentre la nostra città ha presupposti e requisiti che le altre città non hanno.

La nuova Giunta Comunale con alla testa il Sindaco Titti Palazzetti, sembra voler dare una svolta diversa e promettente rispetto alle Giunte che ultimamente si sono susseguite. La svolta non solo è necessaria ma è quanto mai urgente, per tentare di fermare il declino che pare inesorabilmente progressivo. E la svolta parte innanzi tutto dal rivendicare per Casale indipendenza ed autonomia da Alessandria con la quale abbiamo da sempre un perenne conflitto di interessi praticamente su tutto. E naturalmente conflitto di interessi per quanto riguarda il Monferrato del quale Alessandria non ha mai fatto parte.

Stringiamo patti con Asti, con Alba, con Vercelli: smettiamola di essere succubi di Alessandria.

        Grato per la eventuale pubblicazione.

  Gian Carlo Curti

lunedì 4 agosto 2014

EX CASERMA BIXIO....QUALE FUTURO???


 

Casale Monferrato 04/08 /2014

Quando percorro corso Duca d’Aosta per prendere l’autostrada a Casale sud lo sguardo corre sempre per le centinaia di metri del “casermone “ , l’ex caserma Nino Bixio. Ogni volta pare di notare un segno di degrado in più, una nuova lastra di pietra sparita, un nuovo vetro rotto , una nuova finestra spalancata alle intemperie di questa pazza estate. Estate , tempo di riflessioni ….e spunti di discussione . Quale destino avrà questa immensa area di migliaia di metri quadri ? Nel mese di febbraio  un video reportage con interessanti riprese dall’alto  ha evidenziato lo stato di degrado e la folta vegetazione che si è impadronita dell’intera area. Negli ultimi giorni si parla insistentemente ( ma sono decenni che ciò avviene ! ) di dismissioni delle aree demaniali ed in primis delle caserme , l’ultimo bando del mese di luglio è facilmente reperibile al sito


Ma in questa nostra Italia degli sprechi occorre ricordare a noi casalesi  che solo 8 anni fa  nella ex caserma Bixio si iniziò la bonifica dei manufatti in cemento amianto e la sostituzione delle coperture per una “modica” spesa di 2 milioni e 250.000 euro  ( 4,4 miliardi delle vecchie lire ! ) ed oggi lasciamo andare tutto a ramengo ? Un progetto sensato di recupero della Bixio e contemporaneamente di difesa del nostro tribunale era l’istituzione della seconda Corte d’Appello  di cui il nostro Giancarlo Curti era il primo sostenitore ma abbiamo visto come è andata a finire!  Progetto bellissimo ma  affossato dai nostri stessi politici casalesi ….  Svanito il progetto della Corte d’Appello come Lista Civica negli ultimi anni abbiamo proposto di recuperarne una parte dell’area almeno come Archivio di Stato   sulla base dello stesso Odg da noi presentato nel 2010 e che chiedeva all’Amministrazione di istituire appunto un Archivio di Stato a Casale ( delibera votata favorevolmente all’ unanimità e di cui non si fece nulla come al solito…) .

Abbiamo più volte proposto allora  di far diventare la ex caserma Bixio una cittadella della sicurezza portando al suo interno le caserme Carabinieri , Polizia, Protezione Civile e Vigili del fuoco ma anche in questo caso nulla da fare . Un esempio polivalente e vicino a noi  di recupero di una caserma l’abbiamo a Tortona dove la ex caserma Passalacqua è diventata : sede della Guardia di Finanza, Municipio,  Distretto sanitario ASL e Sportello Unico, Uffici agricoltura, Uffici INPS, uffici centro per l’impiego, sala polifunzionale , parcheggio e per finire alloggi ATC…..Perchè  a  Tortona si può fare e a Casale no ?

In altre città si presentano progetti di riqualificazione e si ottengono finanziamenti anche grazie alla legge e al  progetto “PIANO CITTA’ “ (oggetto anche questo di una nostra interrogazione consiliare )  che nel 2013 ha stanziato  oltre 300 milioni di euro  , la città di Trieste ad esempio aveva presentato  un piano recupero delle proprie caserme  ( vedere allegato ) su una planimetria che ricorda molto la ex caserma Bixio.

Che fare ora ? Nell’ipotesi  imminente  che il Demanio e lo Stato si accorgano finalmente del grande spreco di risorse e delle opportunità che si potrebbero ottenere dismettendo le ex caserme perché non pensare ad un utilizzo per l’intera comunità casalese ? Lancio nella discussione pubblica queste 2 “provocazioni” estive:

-La scuola Trevigi cade a pezzi e si sta pensando di portare il plesso scolastico al palazzo  Cova –Adaglio ma forse lo spazio non sarebbe sufficiente…. E nella Bixio non si può ?

- Si vuole trasferire la Biblioteca comunale ( in buona parte ) nel castello …..E nella Bixio non si può ?

Chiaro che prima il Comune deve entrare in possesso della area ex caserma Bixio ma non è meglio prevederne già ora un suo sensato e concreto utilizzo ?

Ringraziando per l’attenzione e l’eventuale pubblicazione porgo cordiali saluti e buone vacanze a tutti voi e ai vostri lettori.

 

Massimo De Bernardi

Lista Civica Nuove Frontiere

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