Il nostro Comitato Alluvionati del Casalese (C.AL.CA) nacque nel
mese successivo all’alluvione come logica e civile Risposta da parte di comuni
cittadini alla assoluta mancanza di risposte da parte delle istituzioni e dei
tecnici preposti. È storia di ieri, dopo mesi, anni di impegno, manifestazioni,
pressioni i rimborsi sono arrivati (grazie anche all’impegno di qualche
politico locale) e una parte dei lavori, ringrossamento e parziale adeguamento
degli argini, disalveo nel tratto cittadino di Casale Monferrato, ecc. per un
totale di circa 33 milioni di euro sono stati effettuati”.
“In questi 16 anni abbiamo visto tante altre alluvioni,
terremoti e altri dissesti. Siamo ben consapevoli che nel caso si ripetesse lo
stesso evento sul nostro territorio sarebbe molto più difficile ottenere gli
stessi rimborsi dei danni subiti 16 anni fa . Purtroppo dopo ogni evento
vengono fatte mille promesse che poi puntualmente non vengono rispettate. Per
questa non felice ricorrenza possiamo fare quasi “copia e incolla “ del nostro
comunicato di 1 anno fa o degli anni passati. Le priorità per noi sono ancora e
sempre queste :
- Piano
Comunale di Protezione Civile: è un diritto dei cittadini
essere adeguatamente e correttamente informati sul come comportarsi in caso di evento
alluvionale ed è dovere del Sindaco, dell’Assessore competente e
dell’Amministrazione Comunale informare a dovere i cittadini divulgando e
promuovendo la conoscenza del Piano Comunale di Protezione Civile. Negli ultimi
anni Sindaci e Assessori vari sono stati riconosciuti colpevoli di non avere
adeguatamente informato la cittadinanza. Si vuole che succeda la stessa cosa a
Casale Monferrato?
- Arretramento argine Cascina Consolata: dal 2010
questo lavoro si doveva fare entro breve perché necessario , utile ad abbassare
i livelli idrometrici in prossimità della nostra citta e già finanziato con 3
milioni di euro . L’annuncio era stato dato nel febbraio 2010 a Casale con
apposita conferenza stampa dall’allora Assessore regionale alla Difesa del
Suolo Daniele Borioli (oggi Senatore) congiuntamente all’AIP . Che fine ha
fatto questo progetto ? Sulla rivista dell’AIPO del 2010 si scriveva che il
progetto esecutivo doveva essere completato entro il 2010 e la realizzazione
delle opere doveva avvenire entro il 2012 , sempre su una pubblicazione AIPO
del 2013 si legge che “E’
in corso di ultimazione l’arretramento dell’argine di Po in località Cascina
Consolata “ Ma che succede si è passati dalle vane promesse
ai lavori virtuali e mai effettuati ? Fatto sta che i lavori non solo non sono
ancora partiti ma non si riesce neanche ad avere notizie attendibili , se e
quando questo lavoro verrà effettuato e dove sono finiti i 3 milioni di euro
promessi. Le ultime informazioni ricevute dal Comune di Casale nell’assemblea
pubblica ad Oltreponte del 17 novembre 2015 dicevano che l’Aipo aveva promesso
che i lavori sarebbero partiti entro marzo 2016 . Siamo a Novembre e una
qualche risposta pubblica e certa sull’inizio dei lavori crediamo che i
cittadini dopo 6 anni se la siano meritata.
- Verifica e adeguamento delle sommità arginali
: Dopo l’evento dell’ottobre 2000 e il lavori così detti “di prima
fase “ era necessario procedere al rialzo arginale nel tratto del fiume Po
Confluenza Dora Baltea- Valenza in modo da garantire, in caso di evento
ripetibile come nel 2000, un effettivo franco arginale di almeno 1 metro e non
di soli 20 centimetri come purtroppo risulta in alcuni tratti arginali. Lo
stesso tratto di fiume compreso tra il ponte stradale e quello ferroviario di
Casale non risulterebbe adeguato a contenere una eventuale piena come nel 2000
e l’acqua potrebbe uscire sia in riva sinistra come in quella destra ( da
risultanze del modello fisico realizzato dal Dipartimento Idraulica del
Politecnico di Torino ).
- Manutenzione del fiume PO e dei rii minori : Perché non
è ancora stata effettuata la manutenzione prevista con il disalveo e
movimentazione di sabbia e ghiaia nella confluenza di PO – Dora Baltea e in
confluenza PO- Sesia ? E’ dal 2007 che sono stati completati gli studi che
evidenziano la presenza di milioni di metri cubi di sovralluvionamenti. Nulla è
cambiato anche per il tratto di fiume Po che va dalla Diga Lanza al ponte
autostradale dove sono presenti oltre “all’
ISOLA che non c’è “davanti alla Canottieri centinaia di
migliaia di metri cubi di ghiaia . Perché nel Tortonese è possibile
“compensare“ con prelievi di ghiaia in esubero ed effettuare a costo zero
lavori sullo Scrivia per 4 milioni di euro ? Perché sul nostro territorio non
si muove un etto di ghiaia dal fiume Po e invece a pochi Kilometri è possibile
fare opere importanti “in compensazione “che non pesano sulle spalle dei
cittadini ? Anche la manutenzione sui rii minori del ns. territorio merita
adeguata attenzione.
- Limitazioni Urbanistiche: L’Amministrazione
di Casale pensa finalmente di prendere posizione, di revisionare e di variare
le limitazioni urbanistiche che colpiscono il territorio a Nord del nostro
comune (Oltreponte, Popolo, Terranova ) ? Si vuole o no migliorare la sicurezza
del Quartiere Oltreponte aumentando il numero di fornici sul rilevato
ferroviario che nel 2000 ha creato l’”effetto diga”? Si sono eliminate
definitivamente le vessazioni che il semplice cittadino era costretto a subire
in caso di nuovi lavori e relativi adeguamenti con atti notarili o perizie
geologiche richiesti solo dal ns. comune ?
“Attendiamo una risposta pubblica da parte dell’Amministrazione
Comunale a queste semplici osservazioni e domande fatte da cittadini casalesi .
Noi ci siamo ancora dopo 16 anni. La nostra attenzione è sempre alta sulla
sicurezza idrogeologica …è troppo pretendere attenzione e risposte concrete da
parte delle Istituzioni su problematiche che interessano la nostra collettività
e il nostro territorio? In un Paese civile dovrebbe essere la normalità”.