domenica 21 ottobre 2012

Incontro giovedì scorso a Casale Monferrato sul riordino delle Province e la difesa dei territori piemontesi.

Riordino delle province, Vercellotti (presidente CAL):

 "Deve essere il Consiglio Comunale a scegliere l'aggregazione territoriale più confacente"

Vibrante incontro giovedì scorso a Casale Monferrato sul riordino delle Province e la difesa dei territori piemontesi.


Carlo Riva Vercellotti, presidente del CAL (Consiglio delle Autonomie Locali del Piemonte)
Giovedì scorso, all'hotel Candiani di Casale Monferrato, affollata e qualificata partecipazione al Forum di Nuove Frontiere per la Difesa e il Rilancio di Casale e del Monferrato.
Oggetto dell'incontro il riordino delle Province e dei territori piemontesi.
Dopo i saluti al numeroso pubblico presente in sala da parte del presidente dell’Associazione, Alberto RiccioMassimo De Bernardi, Consigliere della Lista Civica Nuove Frontiere, previa una breve presentazione degli scopi e delle finalità del Forum, ha dato subito la parola a Carlo Riva Vercellotti, Presidente della Provincia di Vercelli e del CAL (Consiglio delle Autonomie Locali del Piemonte).
Il Presidente Vercellotti, dopo aver premesso che in quasi tutti i più grandi Stati europei, esiste un ente intermedio tra la Regione e il Comune, ha svolto  una particolareggiata ed apprezzata relazione sulla istituzione delle Province, dalla loro creazione, alla carta costituzionale, con i più recenti disegni di legge e norme in generale, sulle prospettate  soppressioni e da ultimo sul loro ridimensionamento.
Il relatore ha illustrato anche l‘appassionato dibattito avvenuto nell’ultima riunione del CAL che ha approvato a maggioranza (e quindi anche con voti contrari) la proposta di riordino delle Province voluta dalla spending - review, proposta che per il Piemonte prevede la riduzione da 8 a 4 province.
A brevissimo anche il Consiglio Regionale del Piemonte dovrebbe decidere, ed in tale circostanza sono previste altresì  manifestazioni e altre forme di protesta di taluni territori e comunità che si sono sentiti penalizzati (tra l’altro: Vercelli, Biella, Asti).
Il Presidente Vercellotti ha concluso ricordando che deve essere  pur sempre il Consiglio Comunale che ha la competenza ed è quindi deputato a scegliere l’aggregazione territoriale più confacente, fermo restando alcuni parametri e vincoli giuridici da rispettare.
A questo punto è intervenuto il Sindaco di Casale Monferrato Giorgio Demezzi (in aula è stata notata la presenza dei Consiglieri Comunali Primatesta e Di Cosmo, nonché dell’ex Assessore comunale Bellingeri) il quale ha ricordato la recente discussione avvenuta in Consiglio Comunale sul riordino dell’assetto territoriale, nonché di fondamentale importanza il fatto che Casale rimanga unita al proprio territorio e che non perda parte consistente di quest’ultimo.
È seguito un vivace dibattito dove sono intervenuti tra l’altro,  Gian Carlo Curti (che ha ricordato, con accenti appassionati, il ruolo e la compartecipazione che Alessandria ha avuto nel declino di Casale, dalle vicende della Corte di Appello ai giorni nostri), Adriano Roggero (che ha messo in evidenza le responsabilità   della Comunità casalese indicando in essa  e non piuttosto  al di fuori  i motivi del declino) Carlo Salvatore Vaccaro  (che ha invitato i casalesi a svegliarsi e ad unirsi alla Lista Civica), Enzo Gino – direttore responsabile Piemonte Parchi (che ha invitato a lavorare per unire il territorio e a fare rete, prospettando ed auspicando  una futura “Provincia del Monferrato”), Rosa Cappa (critica nei confronti di certi funzionari pubblici), il Consigliere Primatesta (che ha sollecitato  il Comune di Casale a fare da capofila ed ha ricordato il grave problema delle linee ferroviarie), Cristiana Massarenti (che, tra l’altro, ha invitato e sollecitato la Comunità casalese a risollevarsi).
Un filo conduttore comune a  tutti gli interventi è stato quello di tenere unito il territorio e collaborare con i Comuni del Monferrato Casalese.
Ha quindi preso la parola, a conclusione del tema sul riordino territoriale, il Consigliere Massimo De Bernardi, il quale, dopo aver ricordato la recente discussione avvenuta in Consiglio Comunale a seguito della presentazione da parte della Lista Civica Nuove Frontiere di una apposita mozione, ha proposto al Sindaco di Casale di fare partecipe l’intero Consiglio Comunale, dell’iniziativa di convocare una sorta di “Stati Generali del Monferrato” al fine di contattare tutti i Comuni del Monferrato casalese, allo scopo di dialogare, collaborare, tenere unito il territorio e fare rete soprattutto per affrontare le prossime difficoltà economiche ed occupazionali. Il Sindaco Demezzi ha poi confermato la disponibilità ad organizzare questo incontro tra gli amministratori e le parti interessate allo sviluppo del territorio.
La serata si è conclusa con gli interventi degli avvocati Giorgio Grangia e Giampiero Aceto che hanno illustrato le iniziative che, un po' in tutta Italia, si stanno prendendo per la difesa dei Tribunali soppressi, dal ricorso alla Corte Costituzionale da parte della Regione Sicilia, ad eventuali ricorsi al Tar, all’ultima iniziativa di sei comunità (Chiavari, Pinerolo, Rossano Calabro) che, a vario titolo, hanno coinvolto i responsabili della Giustizia dei tre maggiori partiti (PD – PDL – UDC) che avrebbero promesso un loro intervento con un emendamento in sede di conversione della legge diretto a salvare il loro Tribunale, e ciò, a vario titolo (vuoi perché alcuni Tribunali sono nuovi, vuoi perché in zone con la criminalità organizzata): in tal caso anche la posizione di Casale (priva di rappresentanti parlamentari e quindi di specifico peso politico), forse potrebbe avvantaggiarsi.
Da ultimo il presidente Alberto Riccio ha segnalato di essere il primo firmatario della proposta di legge di iniziativa popolare per il mantenimento dei Tribunali (e quindi anche quello di Casale) e invitato  tutti i residenti a passare all’ufficio elettorale del Comune di Casale per sottoscrivere tale proposta di legge

sabato 20 ottobre 2012

Forum di NUOVE FRONTIERE del 18/10/12 – Breve resoconto


Forum di NUOVE FRONTIERE del 18/10/12 – Breve resoconto

Affollata e qualificata partecipazione al Forum di Nuove Frontiere per la Difesa e il Rilancio di Casale e del Monferrato tenutosi all’ Hotel Candiani, giovedì 18 ottobre ,e che aveva come tema principale il riordino delle Province e dei Territori piemontesi.
Dopo i saluti al numeroso pubblico presente da parte del presidente dell’Associazione Alberto Riccio, Massimo De Bernardi, Consigliere della Lista Civica Nuove Frontiere , previa una breve presentazione degli scopi e delle finalità del Forum ha dato subito la parola al dr. Carlo Riva Vercellotti, Presidente della Provincia di Vercelli e del CAL (Consiglio delle Autonomie Locali del Piemonte). 
Il presidente Vercellotti
 
Il Presidente Vercellotti, dopo aver premesso che in quasi tutti i più grandi Stati europei, esiste un ente intermedio tra la Regione e il Comune, ha svolto una particolareggiata ed apprezzata relazione sulla istituzione delle Province, dalla loro creazione, alla carta costituzionale, con i più recenti disegni di legge e norme in generale , sulle prospettate soppressioni e da ultimo sul loro ridimensionamento.
Il relatore ha illustrato anche l‘appassionato dibattito avvenuto nell’ultima riunione del CAL che ha approvato a maggioranza (e quindi anche con voti contrari) la proposta di riordino delle Province voluta dalla spending -review, proposta che per il Piemonte prevede la riduzione da 8 a 4 province.
A brevissimo anche il Consiglio Regionale del Piemonte dovrebbe decidere, ed in tale circostanza sono previste altresì manifestazioni e altre forme di protesta di taluni territori e comunità che si sono sentiti penalizzati (tra l’altro: Vercelli, Biella, Asti)
Il Presidente Vercellotti ha concluso ricordando che deve essere pur sempre il Consiglio Comunale che ha la competenza ed è quindi deputato a scegliere l’aggregazione territoriale più confacente, fermo restando alcuni parametri e vincoli giuridici da rispettare.

A questo punto è intervenuto il Sindaco di Casale Monferrato ing. Giorgio Demezzi (in aula è stata notata la presenza dei Consiglieri Comunali Primatesta e Di Cosmo, nonché dell’ex Assessore comunale Bellingeri) il quale ha ricordato la recente discussione avvenuta in Consiglio Comunale sul riordino dell’assetto territoriale, nonché di fondamentale importanza il fatto che Casale rimanga unita al proprio territorio e che non perda parte consistente di quest’ultimo.


Il sindaco Demezzi 
È seguito un vivace dibattito, sono intervenuti tra l’altro, Gian Carlo Curti (che ha ricordato, con accenti appassionati, il ruolo e la compartecipazione che Alessandria ha avuto nel declino di Casale, dalle vicende della Corte di Appello ai giorni nostri), Adriano Roggero (che ha messo in evidenza le responsabilità della Comunità casalese indicando in essa e non piuttosto al di fuori i motivi del declino) Carlo Salvatore Vaccaro (che ha invitato i casalesi a svegliarsi e ad unirsi alla Lista Civica),l’ing. Enzo Gino – direttore responsabile Piemonte Parchi (che ha invitato a lavorare per unire il territorio e a fare rete, prospettando ed auspicando una futura “Provincia del Monferrato”), l’arch. Rosa Cappa (critica nei confronti di certi funzionari pubblici), il Consigliere Primatesta (che ha sollecitato il Comune di Casale a fare da capofila ed ha ricordato il grave problema delle linee ferroviarie), la dott.a Cristiana Massarenti (che, tra l’altro, ha invitato e sollecitato la nostra Comunità a risollevarsi ).


L'intervento dell'avv. Curti 
Un filo conduttore comune a tutti gli interventi è stato quello di tenere unito il territorio e collaborare con i Comuni del Monferrato Casalese.
Ha quindi preso la parola, a conclusione del tema sul riordino territoriale, il Consigliere Massimo De Bernardi, il quale, dopo aver ricordato la recente discussione avvenuta in Consiglio Comunale a seguito della presentazione da parte della Lista Civica Nuove Frontiere di una apposita mozione, ha proposto al Sindaco di Casale di fare partecipe l’intero Consiglio Comunale, dell’iniziativa di convocare una sorta di “Stati Generali del Monferrato” al fine di contattare tutti i Comuni del Monferrato casalese, allo scopo di dialogare, collaborare, tenere unito il territorio e fare rete soprattutto per affrontare le prossime difficoltà economiche ed occupazionali. Il Sindaco Demezzi ha poi confermato la disponibilità ad organizzare questo incontro tra gli amministratori e le parti interessate allo sviluppo del territorio.



 
La serata si è conclusa con gli interventi degli avvocati Giorgio Grangia e Giampiero Aceto che hanno illustrato le iniziative che, un pò in tutta Italia, si stanno prendendo per la difesa dei Tribunali soppressi, dal ricorso alla Corte Costituzionale da parte della Regione Sicilia, ad eventuali ricorsi al Tar, all’ultima iniziativa di sei comunità ( Chiavari, Pinerolo, Rossano Calabro…..) che, a vario titolo, hanno coinvolto i responsabili della Giustizia dei tre maggiori partiti (PD – PDL – UDC) che avrebbero promesso un loro intervento con un emendamento in sede di conversione della legge diretto a salvare il loro Tribunale, e ciò, a vario titolo ( vuoi perché alcuni Tribunali sono nuovi, vuoi perché in zone con la criminalità organizzata….): in tal caso anche la posizione di Casale (priva di rappresentanti parlamentari e quindi di specifico peso politico), forse potrebbe avvantaggiarsi.
Da ultimo il presidente Alberto Riccio segnala di essere il primo firmatario della proposta di legge di iniziativa popolare per il mantenimento dei Tribunali ( e quindi anche quello di Casale) e invita tutti i residenti a passare all’ufficio elettorale del Comune di Casale per sottoscrivere tale proposta di legge
La serata si è conclusa dopo le ore 23,30.


Ringraziando per l’attenzione porgo
Cordiali saluti

Alberto Riccio
Presidente
Associazione Nuove Frontiere per la Difesa e il Rilancio di Casale e del Monferrato”


giovedì 4 ottobre 2012

De Bernardi: 'Sul nuovo assetto delle province vogliamo che sia ascoltato tutto il Monferrato'

Controreplica di De Bernardi: 'Sulle province vogliamo che sia ascoltato tutto il Monferrato'

Prosegue il dibattito sul riordino territoriale dopo la polemica per l'ordine del giorno non discusso in consiglio comunale

Fonte: Casale News http://www.casalenews.it/index
 
Prosegue il dibattito sul riordino delle province, lanciato da Massimo De Bernardi, consigliere comunale di Nuove Frontiere, dopo che l’ordine del giorno da lui presentato non è stato discusso nella seduta di giovedì scorso. Al primo intervento di De Bernardi aveva risposto il capogruppo del Partito Democratico Davide Sandalo: ora l’esponente di Nuove Frontiere chiarisce meglio il suo pensiero: “Nuove Frontiere – spiega – non vuole convincere nessuno a sposarsi con Vercelli. L’analisi derivava da una serie di dati e semplici ragionamenti sul numero di abitanti e le previsioni di aggregazione dei vari territori piemontesi. Nuove Frontiere desidera solo che dopo mesi di rinvii e “melina” si affronti finalmente in Consiglio Comunale una discussione che riguarda il futuro di Casale e del Monferrato circostante. Nel Consiglio Comunale del 27 settembre non mi sono alterato, semplicemente non vorrei essere preso in giro”.
“Anch’io – prosegue De Bernardi – ho molto rispetto di Sandalo così come di tutti i Consiglieri del Comune di Casale di ogni parte politica ed è per questo che lo invito a rileggere attentamente il nostro ordine del giorno del 24 febbraio dove si chiedeva innanzitutto di rafforzare i legami con il nostro territorio incontrando i comuni a noi vicini (cosa mai fatta!) rivolgendo l’attenzione anche verso Asti”.
“Viste le difficoltà di discussione abbiamo accettato di ritirare questo nostro ordine del giorno solamente per accelerare il dibattito in Consiglio Comunale sino ad arrivare ad un documento comune con un impegno  a nostro parere molto blando, anche questo più volte modificato,  la cui votazione è stata comunque più volte rinviata (dovrebbe avvenire il 3 ottobre). Peccato che ogni espressione, delibera, volontà di aggregazione da parte di un comune o di un territorio si sarebbe dovuta trasmettere al Cal (Consiglio delle Autonomie Locali della Regione Piemonte ) entro il 2 ottobre, cosa del resto rimarcata il 19 settembre nel documento inviatoci dalla Provincia di Asti e che chiedeva anche al Comune di Casale di approvare tale documento ed inviarlo al CAL entro il 1 di ottobre”.
“Non ero a conoscenza del termine del 20 luglio per esercitare l’opzione per cambiare territorio, questa data è stata indicata al termine dell’ultimo consiglio comunale sia dal consigliere Sandalo che dal consigliere Botta (certamente i due politici più esperti in Consiglio Comunale …) ma allora mi domando a maggior ragione: perché il consiglio comunale non ha affrontato questa discussione prima del 20 luglio?”
“La situazione dei riordini territoriali è in continua evoluzione, noi di Nuove Frontiere chiediamo semplicemente di affrontare una discussione che coinvolga non solo la città di Casale ma anche tutti i comuni del nostro Monferrato, noi  non diciamo per ora  di andare né con Asti né con Vercelli  ma  a differenza del consigliere Sandalo  vediamo però molte ragioni per andarcene da Alessandria  e certamente concordiamo che  ogni punto di vista vada rispettato”.
“Crediamo  sia indispensabile e nell’interesse di tutti gli abitanti del Monferrato affrontare una serena ed aperta discussione, senza pregiudizi sulle offerte e proposte che negli ultimi tempi in modo più o meno aperto ci sono giunte dai territori vicini (sia Asti che Vercelli)".
“Certamente le decisioni devono essere prese in pieno accordo con i comuni del nostro Monferrato, per questo chiederemo il 3 di ottobre di organizzare in tempi brevissimi un incontro con tutti i Comuni del Monferrato, Casale da sola non può e non deve  andare da nessuna parte. Per noi non è importante essere  mandrogni o diventare biciolani o astigiani quello che conta è restare casalesi rafforzando il nostro territorio  e cercare dove possibile sinergie, nuove opportunità e possibilità di sviluppo economico , industriale e turistico”.
“La mia speranza è che nel Consiglio Comunale del 3 ottobre tali argomenti vengano affrontati con la dovuta serietà e concretezza”.

Redazione On Line

In consiglio non si discute della riforma delle province. E De Bernardi s'infuria

In consiglio non si discute della riforma delle province. E De Bernardi s'infuria

Il consigliere di Nuove Frontiere: 'Maggioranza e minoranza unite nel non decidere nulla'

Ieri sera in consiglio comunale non si è tenuto, per limiti di tempo, il dibattito sull’ordine del giorno presentato da Nuove Frontiere sul riordino territoriale e la riforma delle province. La circonstanza ha, naturalmente, fatto infuriare il consigliere Massimo De Bernardi che ci ha inviato questa dichiarazione: “Desideriamo informare tutta la popolazione casalese e del nostro Monferrato che ieri sera in Consiglio Comunale non si è tenuto il previsto dibattito e votazione sull'ordine del giorno in merito alla riforma delle Province. Ieri sera abbiamo avuto l'ennesima conferma che il nostro Comune, la nostra amministrazione (questa volta con il robusto sostegno di buona parte della minoranza), ha deciso di non decidere nulla”.
“E' stato fatto notare da parte nostra – prosegue De Bernardi – che non eravamo d'accordo nel rimandare la discussione e che c'erano delle tempistiche da rispettare cosi come evidenziato anche in occasione dell'incontro tra i capigruppo e il Presidente Riva Vercellotti (Presidente del CAL e della Provincia di Vercelli) e dal documento del 19 settembre inviato dalla Provincia di Asti (in allegato)”.
“Si continua a far finta di non capire che se Casale Monferrato non si confronta con il territorio circostante e non prende posizione rispetto alle sollecitazioni arrivate da Asti e Vercelli il rischio è che il nostro Monferrato si sfaldi e ogni singolo comune prenderà forse decisioni affrettate, a tal proposito è significativo il commento del Sindaco Cabiati di Villanova riportato oggi su un giornale locale”. 
“Questo dibattito più volte da noi sollecitato andava affrontato mesi fa, ora è troppo tardi e ognuno si deve assumere le proprie responsabilità”.
“In allegato trasmetto parte dell'intervento che avrei dovuto fare ieri sera (lo riportiamo anche noi –ndr).... Visto che in Consiglio Comunale non è stato possibile affrontare l'argomento porto questo contributo di discussione per chi vorrà pubblicamente intervenire sul dibattito e sul vostro giornale”

Sulla provincia Nuove Frontiere propone una riflessione

Casale Monferrato

Sulla provincia Nuove Frontiere propone una riflessione

De Bernardi: "Se Alessandria accorpa Asti, Casale rimane isolata. Occorre una riflessione verso Vercelli".

A Massimo De Bernardi, consigliere comunale della lista civica Nuove Frontiere, proprio non è andata giù la non discussione da parte del "parlamentino" casalese mercoledì sera. Dopo aver ribadito, con forza, che occorreva affrontare l'argomento prima della data del 1 ottobre, come è suo costume non intende mollare la presa. E fa una riflessione su quello che potrebbe essere il futuro di Casale qualora la Provincia di Alessandria andasse ad accorpare, come sembra sempre più probabile, la Provincia di Asti. "Credo sia sotto gli occhi di tutti, anche quelli di un bambino, il continuo declino della nostra città e del nostro territorio, che negli ultimi anni ha perso via via pezzi importanti delle proprie istituzioni, ultimi in ordine di tempo la perdita irreversibile dell'Asl e del Tribunale, a Casale tutti gli anni subiamo un forte calo di abitanti. Siamo oggi meno di 36mila residenti rispetti ai quasi 44mila della metà anni Settanta, anni tra l'altro in cui l'emigrazione era minima. Il commercio e le industrie del territorio sono in sofferenza e non si vedono nuovi imprenditori disposti ad investire". Il consigliere della lista civica fa poi una ulteriore considerazione: Se la Provincia di Asti, 220mila abitanti di cui 77mila nella sola città di Asti, finisce con Alessandria ci troveremo in un territorio di oltre 5600 chilometri quadrati e di oltre 660mila abitanti. Casae ed il suo Monferrato sarebbero sempre più isolati".

Di qui la necessità di ragionare sui numeri e sui diversi rapporti con la proposta di creare una provincia di Vercelli e Biella, che riporterebbe le cose a prima del 1990, quando nacque, senza molti entusiasmi dal mondo imprenditoriale, la provincia laniera. Ma questo è ancora un capitolo molto, molto, nebuloso, perchè, come ha riferito il sindaco Demezzi, il Consiglio della autonomie locali della Regione Piemonte non è in grado di formulare ad oggi nessuna proposta concreta.
30/09/2012

DIGA AD ACQUA FLUENTE

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