Controreplica di De Bernardi: 'Sulle province vogliamo che sia ascoltato tutto il Monferrato'
Prosegue il dibattito sul riordino territoriale dopo la polemica per l'ordine del giorno non discusso in consiglio comunale
Fonte: Casale News http://www.casalenews.it/index
Prosegue il
dibattito sul riordino delle province, lanciato da Massimo De Bernardi,
consigliere comunale di Nuove Frontiere, dopo che l’ordine del giorno da
lui presentato non è stato discusso nella seduta di giovedì scorso. Al
primo intervento di De Bernardi aveva risposto il capogruppo del Partito
Democratico Davide Sandalo: ora l’esponente di Nuove Frontiere
chiarisce meglio il suo pensiero: “Nuove Frontiere – spiega – non vuole
convincere nessuno a sposarsi con Vercelli. L’analisi derivava da una
serie di dati e semplici ragionamenti sul numero di abitanti e le
previsioni di aggregazione dei vari territori piemontesi. Nuove
Frontiere desidera solo che dopo mesi di rinvii e “melina” si affronti
finalmente in Consiglio Comunale una discussione che riguarda il futuro
di Casale e del Monferrato circostante. Nel Consiglio Comunale del 27
settembre non mi sono alterato, semplicemente non vorrei essere preso in
giro”.
“Anch’io – prosegue De Bernardi – ho
molto rispetto di Sandalo così come di tutti i Consiglieri del Comune di
Casale di ogni parte politica ed è per questo che lo invito a rileggere
attentamente il nostro ordine del giorno del 24 febbraio dove si
chiedeva innanzitutto di rafforzare i legami con il nostro territorio
incontrando i comuni a noi vicini (cosa mai fatta!) rivolgendo
l’attenzione anche verso Asti”.
“Viste le difficoltà di discussione
abbiamo accettato di ritirare questo nostro ordine del giorno solamente
per accelerare il dibattito in Consiglio Comunale sino ad arrivare ad un
documento comune con un impegno a nostro parere molto blando, anche
questo più volte modificato, la cui votazione è stata comunque più
volte rinviata (dovrebbe avvenire il 3 ottobre). Peccato che ogni
espressione, delibera, volontà di aggregazione da parte di un comune o
di un territorio si sarebbe dovuta trasmettere al Cal (Consiglio delle
Autonomie Locali della Regione Piemonte ) entro il 2 ottobre, cosa del
resto rimarcata il 19 settembre nel documento inviatoci dalla Provincia
di Asti e che chiedeva anche al Comune di Casale di approvare tale
documento ed inviarlo al CAL entro il 1 di ottobre”.
“Non ero a conoscenza del termine del 20
luglio per esercitare l’opzione per cambiare territorio, questa data è
stata indicata al termine dell’ultimo consiglio comunale sia dal
consigliere Sandalo che dal consigliere Botta (certamente i due politici
più esperti in Consiglio Comunale …) ma allora mi domando a maggior
ragione: perché il consiglio comunale non ha affrontato questa
discussione prima del 20 luglio?”
“La situazione dei riordini territoriali
è in continua evoluzione, noi di Nuove Frontiere chiediamo
semplicemente di affrontare una discussione che coinvolga non solo la
città di Casale ma anche tutti i comuni del nostro Monferrato, noi non
diciamo per ora di andare né con Asti né con Vercelli ma a differenza
del consigliere Sandalo vediamo però molte ragioni per andarcene da
Alessandria e certamente concordiamo che ogni punto di vista vada
rispettato”.
“Crediamo sia indispensabile e
nell’interesse di tutti gli abitanti del Monferrato affrontare una
serena ed aperta discussione, senza pregiudizi sulle offerte e proposte
che negli ultimi tempi in modo più o meno aperto ci sono giunte dai
territori vicini (sia Asti che Vercelli)".
“Certamente le decisioni devono essere
prese in pieno accordo con i comuni del nostro Monferrato, per questo
chiederemo il 3 di ottobre di organizzare in tempi brevissimi un
incontro con tutti i Comuni del Monferrato, Casale da sola non può e non
deve andare da nessuna parte. Per noi non è importante essere
mandrogni o diventare biciolani o astigiani quello che conta è restare
casalesi rafforzando il nostro territorio e cercare dove possibile
sinergie, nuove opportunità e possibilità di sviluppo economico ,
industriale e turistico”.
“La mia speranza è che nel Consiglio
Comunale del 3 ottobre tali argomenti vengano affrontati con la dovuta
serietà e concretezza”.
Redazione On Line
Nessun commento:
Posta un commento