Nuove Frontiere –
Domande sul DTT 18/01/ 2018- Consiglio Comunale aperto
Premesso che come Cittadini e come Associazione Nuove
Frontiere siamo ovviamente favorevoli ad ogni opportunità di sviluppo che crei
nuovi posti di lavoro è necessario chiarire in questa serata quali siano le
concrete opportunità occupazionali per i residenti del nostro territorio ed
anche quali potrebbero essere gli
eventuali rischi ambientali e per la salute .
Domande :
1)
Sulle 1500-1800 persone che si
prevede siano occupate per la realizzazione del DTT quanti casalesi o
monferrini potrebbero essere assunti ?
Quali saranno i profili professionali ricercati ?
2)
E’ prevista la possibilità di creare
presso gli Istituti Superiori casalesi delle specializzazioni che permettano
poi l’inserimento lavorativo nella
sperimentazione del DTT?
3)
Come indicato nel Bando dell’ENEA
’”Avviso pubblico per una selezione finalizzata alla scelta di un sito per
l’insediamento dell’esperimento DTT” a pag. 6/22 e a pag.21/22 è necessaria una
“Dichiarazione atta a dimostrare la piena e completa idoneità tecnica e
amministrativa dell’area ad essere adibita all’uso al quale sarà destinata
quali , a titolo esemplificativo e non esaustivo : dichiarazione circa
l’eventuale esistenza di vincoli ai sensi del D.lgs.42/2004 “ Codice dei beni
culturali e del paesaggio” . Si domanda :
L’insediamento del DTT
perciò non compromette la candidatura di Casale Monferrato Capitale della
cultura 2020”? Non si compromette la promozione turistica per la zona UNESCO o
addirittura potrebbe esserci il pericolo di perdere il riconoscimento
dell’UNESCO per i territori confinanti con Casale ?
Nuove Frontiere – Domande sul DTT 18/01/ 2018- Consiglio
Comunale aperto
Domande :
4)
Sino a pochi giorni fa si prospettava
l’eventuale insediamento del DTT ad Oltreponte negli stabilimenti ex- Gaiero
ora si parla del Pip 5 . Nel novembre 2016 ben prima dell’”annuncio” della
candidatura di Casale ad ospitare il DTT da parte del presidente Chiamparino
l’Amministrazione Comunale in un incontro con la popolazione di Oltreponte
aveva già prospettato una riqualificazione dello stabilimento ex Gaiero proprio legato all’acquisizione di un privato
che voleva creare un polo affiliato all’ENEA . Alcuni Casalesi ora si domandano
quali siano le motivazioni per questo
cambio di destinazione territoriale ?
Vincoli urbanistici? Vincoli idrogeologici ? Vi sono altre motivazioni tecniche
, economiche o…politiche?
5)
Nel bando dell’ENEA si legge che
l’area (tra i 4 e i 6 ettari , 20.000 mq.
di edifici, 10.500 mq per installazioni all’aperto e 4000 mq per parcheggi), dovrà essere tutta recintata e sorvegliata H24
, si richiede un servizio di primo soccorso o un ospedale nel raggio di 5 km. Si richiede inoltre che il muro del capannone
adibito a sala sperimentale ( circa 2.300 mq. ) dovrà avere uno spessore di 2
metri al fine di offrire una adeguata schermatura delle radiazioni. Quale piano di protezione civile è
previsto per l’insediamento del DTT ? In caso di emergenza per fuga di radioattività
o per altre problematiche legate alla sperimentazione del DTT quali sono le
procedure di intervento e salvaguardia della salute dei casalesi ? Saranno
previsti degli screening medici, dei controlli periodici
per la salute della popolazione?
6)
Al termine della sperimentazione DTT
quanti Kg. di scorie radioattive saranno presenti nel sito casalese ? Quale
sarà la durata in anni della loro pericolosità? Il sito al termine delle
sperimentazioni verrà ovviamente bonificato ma come verrà gestita poi quell’area?
Resterà a Casale Monferrato un deposito permanente di scorie contaminate e radioattive
?