lunedì 22 gennaio 2018

Domande sul DTT


Nuove Frontiere   – Domande sul DTT 18/01/ 2018- Consiglio Comunale aperto

 

Premesso che come Cittadini e come Associazione Nuove Frontiere siamo ovviamente favorevoli ad ogni opportunità di sviluppo che crei nuovi posti di lavoro è necessario chiarire in questa serata quali siano le concrete opportunità occupazionali per i residenti del nostro territorio ed anche  quali potrebbero essere gli eventuali   rischi ambientali e per la salute .

 

Domande :

 

1)    Sulle 1500-1800 persone che si prevede siano occupate per la realizzazione del DTT quanti casalesi o monferrini  potrebbero essere assunti ? Quali saranno i profili professionali ricercati ?

 

2)    E’ prevista la possibilità di creare presso gli Istituti Superiori casalesi delle specializzazioni che permettano poi  l’inserimento lavorativo nella sperimentazione  del DTT?

 

3)    Come indicato nel Bando dell’ENEA ’”Avviso pubblico per una selezione finalizzata alla scelta di un sito per l’insediamento dell’esperimento DTT” a pag. 6/22 e a pag.21/22 è necessaria una “Dichiarazione atta a dimostrare la piena e completa idoneità tecnica e amministrativa dell’area ad essere adibita all’uso al quale sarà destinata quali , a titolo esemplificativo e non esaustivo : dichiarazione circa l’eventuale esistenza di vincoli ai sensi del D.lgs.42/2004 “ Codice dei beni culturali e del paesaggio” . Si domanda :

L’insediamento del DTT perciò non compromette la candidatura di Casale Monferrato Capitale della cultura 2020”? Non si compromette la promozione turistica per la zona UNESCO o addirittura potrebbe esserci il pericolo di perdere il riconoscimento dell’UNESCO per i territori confinanti con Casale  ?

 

Nuove Frontiere  – Domande sul DTT 18/01/ 2018- Consiglio Comunale aperto

Domande :

4)    Sino a pochi giorni fa si prospettava l’eventuale insediamento del DTT ad Oltreponte negli stabilimenti ex- Gaiero ora si parla del Pip 5 . Nel novembre 2016 ben prima dell’”annuncio” della candidatura di Casale ad ospitare il DTT da parte del presidente Chiamparino l’Amministrazione Comunale in un incontro con la popolazione di Oltreponte aveva già prospettato una riqualificazione dello stabilimento ex Gaiero  proprio legato all’acquisizione di un privato che voleva creare un polo affiliato all’ENEA . Alcuni Casalesi ora si domandano quali siano le motivazioni  per questo cambio di destinazione  territoriale ? Vincoli urbanistici? Vincoli idrogeologici ? Vi sono altre motivazioni tecniche , economiche o…politiche?

5)    Nel bando dell’ENEA si legge che l’area (tra i 4 e i 6 ettari  , 20.000 mq. di edifici, 10.500 mq per installazioni all’aperto e 4000 mq per parcheggi),  dovrà essere tutta recintata e sorvegliata H24 , si richiede un servizio di primo soccorso o un ospedale nel raggio di 5 km.  Si richiede inoltre che il muro del capannone adibito a sala sperimentale ( circa 2.300 mq. ) dovrà avere uno spessore di 2 metri al fine di offrire una adeguata schermatura delle radiazioni.  Quale piano di protezione civile è previsto per l’insediamento del DTT ? In caso di emergenza per fuga di radioattività o per altre problematiche legate alla sperimentazione del DTT quali sono le procedure di intervento e salvaguardia della salute dei casalesi ? Saranno previsti degli screening medici, dei controlli  periodici  per la salute della popolazione?

 

6)    Al termine della sperimentazione DTT quanti Kg. di scorie radioattive saranno presenti nel sito casalese ? Quale sarà la durata in anni della loro pericolosità? Il sito al termine delle sperimentazioni verrà ovviamente bonificato ma come verrà gestita poi quell’area? Resterà a Casale Monferrato un deposito permanente di scorie contaminate e radioattive ?

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