giovedì 3 aprile 2008

Documento dell’Associazione Nuove Frontiere sulla SANITA': ASL- Distretto - Ospedale Santo Spirito.

Documento dell’Associazione Nuove Frontiere sulla SANITA': ASL- Distretto - Ospedale Santo Spirito.
Casale Monferrato, 6 novembre 2007
La nostra Asl 21 è stata liquidata ed ha raggiunto nel regno dei defunti, l’archivio notarile, la polfer e tutti gli altri enti ed uffici che è superfluo qui ricordare. La Corte d’Appello appoggiata e dichiarata Istituzione fondamentale da parte dei Partiti Casalesi, non ha percorso neppure un metro del suo possibile iter e sono passati anni. Il Tribunale e la Diocesi fra pochi anni andranno anch’essi nel regno dei trapassati.
Cari Politici Casalesi di centrosinistra e di centrodestra i proclami,le promesse e le esibizioni folkloristiche non servono a nulla. Casale Monferrato è isolata dal resto della Provincia di Alessandria e nulla può fare quando gli interessi delle altre zone non coincidono con i nostri ed anzi quasi sempre divergono. E’ una realtà sotto gli occhi di tutti.
Le responsabilità di tutto ciò saranno discusse in altra sede e in altri momenti. Per adesso indispensabile è: ASL unica con sede a Casale Monferrato come elemento di coesione di tutto il territorio e come del resto promesso ed assicurato. I Sindaci avranno il dovere di sorvegliare che la Sede non diventi l’indirizzo di una scatola vuota e dovranno prestare particolare attenzione alla salute Pubblica. Sarà quindi necessario pretendere un Distretto con forte autonomia economico - gestionale che comprenda tutti i comuni dell'ex ASL 76 chiedere ed ottenere un forte rilancio dell'Ospedale Santo Spirito. Riteniamo questi obiettivi condivisibili da tutti i cittadini del nostro territorio, auspicando pertanto che i nostri esponenti politici sappiano per una volta muoversi in modo unitario ed efficace a favore del territorio che rappresentano.
Per quanto riguarda il Distretto sarebbe sufficiente che venisse recepito, con atto formale della Giunta Regionale e realizzato, quanto ipotizzato nel documento presentato alla Conferenza dei Sindaci del 27 marzo 2007 dall'attuale Dirigenza dell'ASL:
--“"Il primo punto fermo è la scelta di non disgregare il territorio dell'ASL 21, e di mantenere il riferimento al territorio casalese per le realtà dei Comuni di Trino, Moncalvo, Palazzolo"” .
–“”Nell'ambito dell'ASL, il Distretto rappresenta la sede più idonea per il confronto per le autonomie locali e, per la gestione dei rapporti con la popolazione, esso assicura l'espletamento delle attività dei servizi territoriali, nonché delle attività organizzative e di coordinamento del percorso sanitario. Il Distretto, quale articolazione territoriale operativa ed organizzativa dell'ASL, costituisce centro di responsabilità e di autonomia gestionale ed economica".
- Al Direttore del Distretto sono, tra gli altri, attribuiti i seguenti compiti: "Rilevare bisogni di salute, avvalendosi di dati epidemiologici - Programmare le attività e le risorse necessarie per soddisfare i bisogni di salute degli assistiti - Input qualitativi alle strutture di produzione - Rapporti con i sindaci del territorio - Interfaccia con il Responsabile di Presidio (ospedaliero) di riferimento, in particolare per ciò che riguarda le liste d'attesa .".
Per quanto riguarda i rapporti con i sindaci, responsabili della salute della popolazione, si deve pretendere che il Direttore di Distretto presenti loro, all'inizio del mandato, un progetto che deve essere condiviso, ed annualmente illustri il raggiungimento degli obiettivi previsti in tale progetto, sul quale potranno essere proposti aggiustamenti in rapporto a carenze verificate o a nuove necessità sopraggiunte. Sui risultati dovrà essere espresso dai Sindaci parere vincolante per la riconferma del Direttore.
Rispetto all'Ospedale Santo Spirito il recupero del suo ruolo di eccellenza a livello regionale deve iniziare con con:
- L'immediata riqualificazione del Laboratorio Analisi
- La riapertura della degenza pediatrica, incentivo professionale necessario a superare la grave carenza rispetto all'organico dei medici pediatri che mette a rischio la sopravvivenza del Nido e quindi del Reparto Ostetrico.
- L'immediata copertura dell'organico del Servizio di Anestesia e Rianimazione, da anni integrato da collaboratori esterni gettonati, , a garanzia di un'efficace gestione delle emergenze mediche, nonché di un buon funzionamento di tutte le attività chirurgiche. E' poi indispensabile attuare una guardia anestesiologica, anche al fine di attivare finalmente il servizio di partoanalgesia, ormai necessario ad un reparto ostetrico di livello accettabile.
- La riqualificazione strutturale della Divisione Medica, ormai in condizioni assolutamente precarie, con la previsione di un numero di posti letto sufficienti ad evitare la frequente diaspora dei suoi degenti tra i più disparati reparti, con immaginabili conseguenze clinico - assistenziali.
- La dotazione di una palazzina che comprenda un funzionale blocco operatorio, un reparto di terapia intensiva postoperatoria, la rianimazione, l'unità coronaria, il Pronto Soccorso con un'astanteria che consenta di studiare fare un primo trattamento ai pazienti acuti, e conseguentemente di svolgere al meglio il ruolo di filtro richiesto a tale reparto.
- L’istituzione di un vero centro di ricerca sul mesotelioma e non solo un centro di raccolta di casistica clinica( dove altrimenti potrebbe essere effettuata se non nelle nostra città che il primato italiano, forse mondiale, della mortalità per mesotelioma? ). Questo comporta il potenziamento dell’oncologia, della pneumologia, dell’anatomia patologica, con l’assunzione stabile di medici ricercatori, non l’attribuzione di inutili borse di studio di breve durata ( ogni ricerca seria richiede anni di impegno da parte di gruppi di lavoro esperti ed affiatati, in continuo contatto con i più qualificati gruppi di ricerca). Nell’ambito del potenziamento di diagnosi e cura delle patologie respiratorie, sembrerebbe logica l’istituzione al Santo Spirito di un reparto di chirurgia toracica, con riferimento per tutto il quadrante sud-orientale della nostra Regione.
- Il recupero del negativo gap tecnologico subito nell'ultimo decennio dal nostro ospedale, ad iniziare dalla dotazione della risonanza magnetica, presidio diagnostico ormai diffuso e necessario, per continuare con tutte le dotazioni che permettano ai reparti specialistici di funzionare al meglio, restituendo all’Ospedale Santo Spirito la capacità, un tempo evidente, di attrarre validi professionisti dalle migliori scuole mediche italiane.
Queste proposte di rilancio della nostra sanità hanno certamente dei costi: le relative risorse dovranno essere rese disponibili da una reale razionalizzazione della sanità piemontese, che non potrà limitarsi all'accorpamento delle ASL. Il piano sanitario prevede una drastica riduzione dei Distretti: auspichiamo che lo stesso rigore adottato per il numero di ASL valga anche rispetto ai distretti, ma già circolano voci di deroghe al numero minimo di 70.000 abitanti. Da tempo si afferma giustamente che requisito minimo di sicurezza per ogni attività chirurgica in ospedali siano pubblici che privati, sia la presenza di una rianimazione; auspichiamo che tale requisito diventi effettivo. E' ormai assodato che piccoli ospedali con casistica limitata hanno costi molto elevati ed efficacia molto limitata.
La Regione provveda dunque ad una seria razionalizzazione, liberando risorse per consentire l'ottimale funzionamento di quelle strutture che, come il Santo Spirito hanno tutte le possibilità di fornire, come in passato, un servizio ottimale.
Casale Monferrato, 6 novembre 2007
Il Direttivo allargato di NUOVE FRONTIERE
Il Presidente: Gian Carlo Curti

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