La storia e il turismo come risorse per valorizzare Casale e il Monferrato
Intervento del presidente di Nuove Frontiere Alberto Riccio
Da Alberto Riccio, presidente dell'Associazione
Nuove Frontiere, riceviamo e pubblichiamo questo intervento sul potenziamento
dei legami storici e turistici di Casale e del Monferrato: “Prendo spunto –
scrive Riccio – da alcuni recenti articoli pubblicati dai vari notiziari locali
per tornare sulle prospettive di potenziare i legami economici, turistici e
storici di Casale e del Monferrato. Come è noto la nostra città è in declino da
tempo, con la crisi industriale che via via ha riguardato e colpito molte
aziende, con la perdita di istituzioni e da ultimo anche con il forte
ridimensionamento delle attività sportive, dopo aver tentato di coltivare grandi
traguardi e progetti ambiziosi (alludo principalmente al basket e al
calcio)”.
“Cosa può fare una comunità come quella casalese
- prosegue Riccio - per fermare il declino e porre in atto qualche azione tesa a
migliore l’attuale situazione? Che ambito discrezionale e margini di manovra può
avere un’amministrazione civica per cercare di invertire la tendenza con qualche
iniziativa che abbia ritorni positivi sul territorio e favorire qualche timido,
ma incoraggiante segnale di ripresa”.
“Probabilmente non può fare moltissimo sotto
l’aspetto di favorire nuovi insediamenti industriali, nel senso che oggi le
imprese, nell’era della globalizzazione, fanno scelte di delocalizzazione a
livello mondiale, che vanno oltre i semplici parametri di valutazione del costo
delle opere di urbanizzazione o dell’IMU o di qualche altra imposizione fiscale
di quel determinato comune. Valgono altre strategie e scelte, non ultimo il
sistema di comunicazioni, ecc...”
“Invece dipende senz’altro dalla volontà di una
comunità, soprattutto se è stata capitale di un grande stato (non dimentichiamo
che Casale è stata capitale del Marchesato del Monferrato,
dello stato
Paleologo, per oltre un secolo dal 1435 al 1536, prima sede marchionale,
successivamente i Gonzaga hanno trasferito la capitale a Mantova) il saper
valorizzare anche la propria storia, soprattutto se sono ancora presenti, in
qualche misura, segni culturali del passato, attraverso anche una offerta
turistica, che possa incrementare i benefici economici, con l’accesso di
visitatori, nei confronti delle attività degli alberghi, ristoranti, bar, negozi
e commercio al dettaglio, ecc. (tutti oggi in grande sofferenza)”.
“Anche per queste finalità è stato costituito il
Comitato Casale Capitale del Monferrato (e qui rivendico di esser stato uno dei
costituenti), proprio per valorizzare il territorio del Monferrato con
iniziative di carattere culturale, storico, turistico (attraverso questo logo di
Casale Capitale si stanno svolgendo le manifestazioni più significative in
città)”.
“Questa leva non sarà forse in grado di
compensare gli effetti negativi della crisi industriale, ma è senz’altro una
leva in grado portare dei benefici e vantaggi alla ns comunità e soprattutto
mette in gioco gli sforzi, la forza di volontà e la creatività della nostra
comunità”
“Leggo che nel 2014, in occasione del
bicentenario della nascita di Don Bosco, è previsto l’arrivo di ben 5 milioni di
pellegrini, che si aggireranno nelle nostre zone; ed a seguire ci sarà l’EXPO
2015. Sono occasioni da non perdere per la nostra comunità”.
“Oggi ci sono flussi turistici di vario tipo, da
quello religioso (e qui Casale può offrire il Duomo
e i suoi tesori, la
Biblioteca del Seminario, la Sinagoga, la Chiesa di Santa Caterina con il suo
coro rinascimentale,…..) al flusso dei palazzi storici (palazzo d’Anna
d’Alenson, palazzo Vitta, Palazzo Treville …), e dei castelli
(castello
Paleologo, oggi sede quasi permanente di mostre e di concerti), senza contare
altri moderni flussi turistici, quali quelli dell’archeologia industriale, che
in certe località stanno avendo successo (in questo settore, a Casale e nei
comuni viciniori, è molto attiva l’Associazione il Cemento)”.
“Orbene per soddisfare questi flussi turistici
occorre fornire pacchetti completi e integrati, servizi in rete che coinvolgano
agenzie turistiche, Tour Operator, ristoranti, albergatori, l’associazione
commercianti ed altre associazioni, per soddisfare le esigenze turistiche dei
visitatori del Monferrato ed in particolare, almeno dell’area del Monferrato
casalese con la sua cinquantina di comuni”.
“Su questi aspetti ci attendiamo che Mondo,
attraverso il suo giovane e dinamico presidente Matteo Vernetti, funga da
importante momento organizzativo e da punto di riferimento turistico per i
futuri eventi nel Monferrato casalese”.
“Come detto, il Monferrato è stato uno Stato
Europeo, dalle sue origini del 1100 con Ranieri (Marchesi Aleramici), al
successivo passaggio dei Paleologi (1306 – 1533) ai Gonzaga di Mantova(fino alla
scomparsa nel 1708 con l’annessione ai Savoia e la fine dello stato)”.
“Alla luce di questa secolare e fulgida storia,
un passo successivo potrebbe essere quello di rispolverare una proposta
progettuale di Claudio Martinotti Doria, in qualità di presidente di Gevam Onlus
e coordinatore dell’Accademia Ambientale del Monferrato, ed esaminare tale
progetto costitutivo di un distretto turistico culturale interprovinciale del
Monferrato, per progettare una rete turistica ancora più ampia, per coprire
tutti i territori compresi nell’antico stato del Monferrato”.
“Come detto la realizzazione di tali iniziative,
dipende in larga misura dalla volontà della nostra comunità (colpita duramente
dal recente noto disastro ambientale) e della sua voglia di riscatto, di
invertire la tendenza e di voltare pagina
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