domenica 21 ottobre 2012

Incontro giovedì scorso a Casale Monferrato sul riordino delle Province e la difesa dei territori piemontesi.

Riordino delle province, Vercellotti (presidente CAL):

 "Deve essere il Consiglio Comunale a scegliere l'aggregazione territoriale più confacente"

Vibrante incontro giovedì scorso a Casale Monferrato sul riordino delle Province e la difesa dei territori piemontesi.


Carlo Riva Vercellotti, presidente del CAL (Consiglio delle Autonomie Locali del Piemonte)
Giovedì scorso, all'hotel Candiani di Casale Monferrato, affollata e qualificata partecipazione al Forum di Nuove Frontiere per la Difesa e il Rilancio di Casale e del Monferrato.
Oggetto dell'incontro il riordino delle Province e dei territori piemontesi.
Dopo i saluti al numeroso pubblico presente in sala da parte del presidente dell’Associazione, Alberto RiccioMassimo De Bernardi, Consigliere della Lista Civica Nuove Frontiere, previa una breve presentazione degli scopi e delle finalità del Forum, ha dato subito la parola a Carlo Riva Vercellotti, Presidente della Provincia di Vercelli e del CAL (Consiglio delle Autonomie Locali del Piemonte).
Il Presidente Vercellotti, dopo aver premesso che in quasi tutti i più grandi Stati europei, esiste un ente intermedio tra la Regione e il Comune, ha svolto  una particolareggiata ed apprezzata relazione sulla istituzione delle Province, dalla loro creazione, alla carta costituzionale, con i più recenti disegni di legge e norme in generale, sulle prospettate  soppressioni e da ultimo sul loro ridimensionamento.
Il relatore ha illustrato anche l‘appassionato dibattito avvenuto nell’ultima riunione del CAL che ha approvato a maggioranza (e quindi anche con voti contrari) la proposta di riordino delle Province voluta dalla spending - review, proposta che per il Piemonte prevede la riduzione da 8 a 4 province.
A brevissimo anche il Consiglio Regionale del Piemonte dovrebbe decidere, ed in tale circostanza sono previste altresì  manifestazioni e altre forme di protesta di taluni territori e comunità che si sono sentiti penalizzati (tra l’altro: Vercelli, Biella, Asti).
Il Presidente Vercellotti ha concluso ricordando che deve essere  pur sempre il Consiglio Comunale che ha la competenza ed è quindi deputato a scegliere l’aggregazione territoriale più confacente, fermo restando alcuni parametri e vincoli giuridici da rispettare.
A questo punto è intervenuto il Sindaco di Casale Monferrato Giorgio Demezzi (in aula è stata notata la presenza dei Consiglieri Comunali Primatesta e Di Cosmo, nonché dell’ex Assessore comunale Bellingeri) il quale ha ricordato la recente discussione avvenuta in Consiglio Comunale sul riordino dell’assetto territoriale, nonché di fondamentale importanza il fatto che Casale rimanga unita al proprio territorio e che non perda parte consistente di quest’ultimo.
È seguito un vivace dibattito dove sono intervenuti tra l’altro,  Gian Carlo Curti (che ha ricordato, con accenti appassionati, il ruolo e la compartecipazione che Alessandria ha avuto nel declino di Casale, dalle vicende della Corte di Appello ai giorni nostri), Adriano Roggero (che ha messo in evidenza le responsabilità   della Comunità casalese indicando in essa  e non piuttosto  al di fuori  i motivi del declino) Carlo Salvatore Vaccaro  (che ha invitato i casalesi a svegliarsi e ad unirsi alla Lista Civica), Enzo Gino – direttore responsabile Piemonte Parchi (che ha invitato a lavorare per unire il territorio e a fare rete, prospettando ed auspicando  una futura “Provincia del Monferrato”), Rosa Cappa (critica nei confronti di certi funzionari pubblici), il Consigliere Primatesta (che ha sollecitato  il Comune di Casale a fare da capofila ed ha ricordato il grave problema delle linee ferroviarie), Cristiana Massarenti (che, tra l’altro, ha invitato e sollecitato la Comunità casalese a risollevarsi).
Un filo conduttore comune a  tutti gli interventi è stato quello di tenere unito il territorio e collaborare con i Comuni del Monferrato Casalese.
Ha quindi preso la parola, a conclusione del tema sul riordino territoriale, il Consigliere Massimo De Bernardi, il quale, dopo aver ricordato la recente discussione avvenuta in Consiglio Comunale a seguito della presentazione da parte della Lista Civica Nuove Frontiere di una apposita mozione, ha proposto al Sindaco di Casale di fare partecipe l’intero Consiglio Comunale, dell’iniziativa di convocare una sorta di “Stati Generali del Monferrato” al fine di contattare tutti i Comuni del Monferrato casalese, allo scopo di dialogare, collaborare, tenere unito il territorio e fare rete soprattutto per affrontare le prossime difficoltà economiche ed occupazionali. Il Sindaco Demezzi ha poi confermato la disponibilità ad organizzare questo incontro tra gli amministratori e le parti interessate allo sviluppo del territorio.
La serata si è conclusa con gli interventi degli avvocati Giorgio Grangia e Giampiero Aceto che hanno illustrato le iniziative che, un po' in tutta Italia, si stanno prendendo per la difesa dei Tribunali soppressi, dal ricorso alla Corte Costituzionale da parte della Regione Sicilia, ad eventuali ricorsi al Tar, all’ultima iniziativa di sei comunità (Chiavari, Pinerolo, Rossano Calabro) che, a vario titolo, hanno coinvolto i responsabili della Giustizia dei tre maggiori partiti (PD – PDL – UDC) che avrebbero promesso un loro intervento con un emendamento in sede di conversione della legge diretto a salvare il loro Tribunale, e ciò, a vario titolo (vuoi perché alcuni Tribunali sono nuovi, vuoi perché in zone con la criminalità organizzata): in tal caso anche la posizione di Casale (priva di rappresentanti parlamentari e quindi di specifico peso politico), forse potrebbe avvantaggiarsi.
Da ultimo il presidente Alberto Riccio ha segnalato di essere il primo firmatario della proposta di legge di iniziativa popolare per il mantenimento dei Tribunali (e quindi anche quello di Casale) e invitato  tutti i residenti a passare all’ufficio elettorale del Comune di Casale per sottoscrivere tale proposta di legge

sabato 20 ottobre 2012

Forum di NUOVE FRONTIERE del 18/10/12 – Breve resoconto


Forum di NUOVE FRONTIERE del 18/10/12 – Breve resoconto

Affollata e qualificata partecipazione al Forum di Nuove Frontiere per la Difesa e il Rilancio di Casale e del Monferrato tenutosi all’ Hotel Candiani, giovedì 18 ottobre ,e che aveva come tema principale il riordino delle Province e dei Territori piemontesi.
Dopo i saluti al numeroso pubblico presente da parte del presidente dell’Associazione Alberto Riccio, Massimo De Bernardi, Consigliere della Lista Civica Nuove Frontiere , previa una breve presentazione degli scopi e delle finalità del Forum ha dato subito la parola al dr. Carlo Riva Vercellotti, Presidente della Provincia di Vercelli e del CAL (Consiglio delle Autonomie Locali del Piemonte). 
Il presidente Vercellotti
 
Il Presidente Vercellotti, dopo aver premesso che in quasi tutti i più grandi Stati europei, esiste un ente intermedio tra la Regione e il Comune, ha svolto una particolareggiata ed apprezzata relazione sulla istituzione delle Province, dalla loro creazione, alla carta costituzionale, con i più recenti disegni di legge e norme in generale , sulle prospettate soppressioni e da ultimo sul loro ridimensionamento.
Il relatore ha illustrato anche l‘appassionato dibattito avvenuto nell’ultima riunione del CAL che ha approvato a maggioranza (e quindi anche con voti contrari) la proposta di riordino delle Province voluta dalla spending -review, proposta che per il Piemonte prevede la riduzione da 8 a 4 province.
A brevissimo anche il Consiglio Regionale del Piemonte dovrebbe decidere, ed in tale circostanza sono previste altresì manifestazioni e altre forme di protesta di taluni territori e comunità che si sono sentiti penalizzati (tra l’altro: Vercelli, Biella, Asti)
Il Presidente Vercellotti ha concluso ricordando che deve essere pur sempre il Consiglio Comunale che ha la competenza ed è quindi deputato a scegliere l’aggregazione territoriale più confacente, fermo restando alcuni parametri e vincoli giuridici da rispettare.

A questo punto è intervenuto il Sindaco di Casale Monferrato ing. Giorgio Demezzi (in aula è stata notata la presenza dei Consiglieri Comunali Primatesta e Di Cosmo, nonché dell’ex Assessore comunale Bellingeri) il quale ha ricordato la recente discussione avvenuta in Consiglio Comunale sul riordino dell’assetto territoriale, nonché di fondamentale importanza il fatto che Casale rimanga unita al proprio territorio e che non perda parte consistente di quest’ultimo.


Il sindaco Demezzi 
È seguito un vivace dibattito, sono intervenuti tra l’altro, Gian Carlo Curti (che ha ricordato, con accenti appassionati, il ruolo e la compartecipazione che Alessandria ha avuto nel declino di Casale, dalle vicende della Corte di Appello ai giorni nostri), Adriano Roggero (che ha messo in evidenza le responsabilità della Comunità casalese indicando in essa e non piuttosto al di fuori i motivi del declino) Carlo Salvatore Vaccaro (che ha invitato i casalesi a svegliarsi e ad unirsi alla Lista Civica),l’ing. Enzo Gino – direttore responsabile Piemonte Parchi (che ha invitato a lavorare per unire il territorio e a fare rete, prospettando ed auspicando una futura “Provincia del Monferrato”), l’arch. Rosa Cappa (critica nei confronti di certi funzionari pubblici), il Consigliere Primatesta (che ha sollecitato il Comune di Casale a fare da capofila ed ha ricordato il grave problema delle linee ferroviarie), la dott.a Cristiana Massarenti (che, tra l’altro, ha invitato e sollecitato la nostra Comunità a risollevarsi ).


L'intervento dell'avv. Curti 
Un filo conduttore comune a tutti gli interventi è stato quello di tenere unito il territorio e collaborare con i Comuni del Monferrato Casalese.
Ha quindi preso la parola, a conclusione del tema sul riordino territoriale, il Consigliere Massimo De Bernardi, il quale, dopo aver ricordato la recente discussione avvenuta in Consiglio Comunale a seguito della presentazione da parte della Lista Civica Nuove Frontiere di una apposita mozione, ha proposto al Sindaco di Casale di fare partecipe l’intero Consiglio Comunale, dell’iniziativa di convocare una sorta di “Stati Generali del Monferrato” al fine di contattare tutti i Comuni del Monferrato casalese, allo scopo di dialogare, collaborare, tenere unito il territorio e fare rete soprattutto per affrontare le prossime difficoltà economiche ed occupazionali. Il Sindaco Demezzi ha poi confermato la disponibilità ad organizzare questo incontro tra gli amministratori e le parti interessate allo sviluppo del territorio.



 
La serata si è conclusa con gli interventi degli avvocati Giorgio Grangia e Giampiero Aceto che hanno illustrato le iniziative che, un pò in tutta Italia, si stanno prendendo per la difesa dei Tribunali soppressi, dal ricorso alla Corte Costituzionale da parte della Regione Sicilia, ad eventuali ricorsi al Tar, all’ultima iniziativa di sei comunità ( Chiavari, Pinerolo, Rossano Calabro…..) che, a vario titolo, hanno coinvolto i responsabili della Giustizia dei tre maggiori partiti (PD – PDL – UDC) che avrebbero promesso un loro intervento con un emendamento in sede di conversione della legge diretto a salvare il loro Tribunale, e ciò, a vario titolo ( vuoi perché alcuni Tribunali sono nuovi, vuoi perché in zone con la criminalità organizzata….): in tal caso anche la posizione di Casale (priva di rappresentanti parlamentari e quindi di specifico peso politico), forse potrebbe avvantaggiarsi.
Da ultimo il presidente Alberto Riccio segnala di essere il primo firmatario della proposta di legge di iniziativa popolare per il mantenimento dei Tribunali ( e quindi anche quello di Casale) e invita tutti i residenti a passare all’ufficio elettorale del Comune di Casale per sottoscrivere tale proposta di legge
La serata si è conclusa dopo le ore 23,30.


Ringraziando per l’attenzione porgo
Cordiali saluti

Alberto Riccio
Presidente
Associazione Nuove Frontiere per la Difesa e il Rilancio di Casale e del Monferrato”


giovedì 4 ottobre 2012

De Bernardi: 'Sul nuovo assetto delle province vogliamo che sia ascoltato tutto il Monferrato'

Controreplica di De Bernardi: 'Sulle province vogliamo che sia ascoltato tutto il Monferrato'

Prosegue il dibattito sul riordino territoriale dopo la polemica per l'ordine del giorno non discusso in consiglio comunale

Fonte: Casale News http://www.casalenews.it/index
 
Prosegue il dibattito sul riordino delle province, lanciato da Massimo De Bernardi, consigliere comunale di Nuove Frontiere, dopo che l’ordine del giorno da lui presentato non è stato discusso nella seduta di giovedì scorso. Al primo intervento di De Bernardi aveva risposto il capogruppo del Partito Democratico Davide Sandalo: ora l’esponente di Nuove Frontiere chiarisce meglio il suo pensiero: “Nuove Frontiere – spiega – non vuole convincere nessuno a sposarsi con Vercelli. L’analisi derivava da una serie di dati e semplici ragionamenti sul numero di abitanti e le previsioni di aggregazione dei vari territori piemontesi. Nuove Frontiere desidera solo che dopo mesi di rinvii e “melina” si affronti finalmente in Consiglio Comunale una discussione che riguarda il futuro di Casale e del Monferrato circostante. Nel Consiglio Comunale del 27 settembre non mi sono alterato, semplicemente non vorrei essere preso in giro”.
“Anch’io – prosegue De Bernardi – ho molto rispetto di Sandalo così come di tutti i Consiglieri del Comune di Casale di ogni parte politica ed è per questo che lo invito a rileggere attentamente il nostro ordine del giorno del 24 febbraio dove si chiedeva innanzitutto di rafforzare i legami con il nostro territorio incontrando i comuni a noi vicini (cosa mai fatta!) rivolgendo l’attenzione anche verso Asti”.
“Viste le difficoltà di discussione abbiamo accettato di ritirare questo nostro ordine del giorno solamente per accelerare il dibattito in Consiglio Comunale sino ad arrivare ad un documento comune con un impegno  a nostro parere molto blando, anche questo più volte modificato,  la cui votazione è stata comunque più volte rinviata (dovrebbe avvenire il 3 ottobre). Peccato che ogni espressione, delibera, volontà di aggregazione da parte di un comune o di un territorio si sarebbe dovuta trasmettere al Cal (Consiglio delle Autonomie Locali della Regione Piemonte ) entro il 2 ottobre, cosa del resto rimarcata il 19 settembre nel documento inviatoci dalla Provincia di Asti e che chiedeva anche al Comune di Casale di approvare tale documento ed inviarlo al CAL entro il 1 di ottobre”.
“Non ero a conoscenza del termine del 20 luglio per esercitare l’opzione per cambiare territorio, questa data è stata indicata al termine dell’ultimo consiglio comunale sia dal consigliere Sandalo che dal consigliere Botta (certamente i due politici più esperti in Consiglio Comunale …) ma allora mi domando a maggior ragione: perché il consiglio comunale non ha affrontato questa discussione prima del 20 luglio?”
“La situazione dei riordini territoriali è in continua evoluzione, noi di Nuove Frontiere chiediamo semplicemente di affrontare una discussione che coinvolga non solo la città di Casale ma anche tutti i comuni del nostro Monferrato, noi  non diciamo per ora  di andare né con Asti né con Vercelli  ma  a differenza del consigliere Sandalo  vediamo però molte ragioni per andarcene da Alessandria  e certamente concordiamo che  ogni punto di vista vada rispettato”.
“Crediamo  sia indispensabile e nell’interesse di tutti gli abitanti del Monferrato affrontare una serena ed aperta discussione, senza pregiudizi sulle offerte e proposte che negli ultimi tempi in modo più o meno aperto ci sono giunte dai territori vicini (sia Asti che Vercelli)".
“Certamente le decisioni devono essere prese in pieno accordo con i comuni del nostro Monferrato, per questo chiederemo il 3 di ottobre di organizzare in tempi brevissimi un incontro con tutti i Comuni del Monferrato, Casale da sola non può e non deve  andare da nessuna parte. Per noi non è importante essere  mandrogni o diventare biciolani o astigiani quello che conta è restare casalesi rafforzando il nostro territorio  e cercare dove possibile sinergie, nuove opportunità e possibilità di sviluppo economico , industriale e turistico”.
“La mia speranza è che nel Consiglio Comunale del 3 ottobre tali argomenti vengano affrontati con la dovuta serietà e concretezza”.

Redazione On Line

In consiglio non si discute della riforma delle province. E De Bernardi s'infuria

In consiglio non si discute della riforma delle province. E De Bernardi s'infuria

Il consigliere di Nuove Frontiere: 'Maggioranza e minoranza unite nel non decidere nulla'

Ieri sera in consiglio comunale non si è tenuto, per limiti di tempo, il dibattito sull’ordine del giorno presentato da Nuove Frontiere sul riordino territoriale e la riforma delle province. La circonstanza ha, naturalmente, fatto infuriare il consigliere Massimo De Bernardi che ci ha inviato questa dichiarazione: “Desideriamo informare tutta la popolazione casalese e del nostro Monferrato che ieri sera in Consiglio Comunale non si è tenuto il previsto dibattito e votazione sull'ordine del giorno in merito alla riforma delle Province. Ieri sera abbiamo avuto l'ennesima conferma che il nostro Comune, la nostra amministrazione (questa volta con il robusto sostegno di buona parte della minoranza), ha deciso di non decidere nulla”.
“E' stato fatto notare da parte nostra – prosegue De Bernardi – che non eravamo d'accordo nel rimandare la discussione e che c'erano delle tempistiche da rispettare cosi come evidenziato anche in occasione dell'incontro tra i capigruppo e il Presidente Riva Vercellotti (Presidente del CAL e della Provincia di Vercelli) e dal documento del 19 settembre inviato dalla Provincia di Asti (in allegato)”.
“Si continua a far finta di non capire che se Casale Monferrato non si confronta con il territorio circostante e non prende posizione rispetto alle sollecitazioni arrivate da Asti e Vercelli il rischio è che il nostro Monferrato si sfaldi e ogni singolo comune prenderà forse decisioni affrettate, a tal proposito è significativo il commento del Sindaco Cabiati di Villanova riportato oggi su un giornale locale”. 
“Questo dibattito più volte da noi sollecitato andava affrontato mesi fa, ora è troppo tardi e ognuno si deve assumere le proprie responsabilità”.
“In allegato trasmetto parte dell'intervento che avrei dovuto fare ieri sera (lo riportiamo anche noi –ndr).... Visto che in Consiglio Comunale non è stato possibile affrontare l'argomento porto questo contributo di discussione per chi vorrà pubblicamente intervenire sul dibattito e sul vostro giornale”

Sulla provincia Nuove Frontiere propone una riflessione

Casale Monferrato

Sulla provincia Nuove Frontiere propone una riflessione

De Bernardi: "Se Alessandria accorpa Asti, Casale rimane isolata. Occorre una riflessione verso Vercelli".

A Massimo De Bernardi, consigliere comunale della lista civica Nuove Frontiere, proprio non è andata giù la non discussione da parte del "parlamentino" casalese mercoledì sera. Dopo aver ribadito, con forza, che occorreva affrontare l'argomento prima della data del 1 ottobre, come è suo costume non intende mollare la presa. E fa una riflessione su quello che potrebbe essere il futuro di Casale qualora la Provincia di Alessandria andasse ad accorpare, come sembra sempre più probabile, la Provincia di Asti. "Credo sia sotto gli occhi di tutti, anche quelli di un bambino, il continuo declino della nostra città e del nostro territorio, che negli ultimi anni ha perso via via pezzi importanti delle proprie istituzioni, ultimi in ordine di tempo la perdita irreversibile dell'Asl e del Tribunale, a Casale tutti gli anni subiamo un forte calo di abitanti. Siamo oggi meno di 36mila residenti rispetti ai quasi 44mila della metà anni Settanta, anni tra l'altro in cui l'emigrazione era minima. Il commercio e le industrie del territorio sono in sofferenza e non si vedono nuovi imprenditori disposti ad investire". Il consigliere della lista civica fa poi una ulteriore considerazione: Se la Provincia di Asti, 220mila abitanti di cui 77mila nella sola città di Asti, finisce con Alessandria ci troveremo in un territorio di oltre 5600 chilometri quadrati e di oltre 660mila abitanti. Casae ed il suo Monferrato sarebbero sempre più isolati".

Di qui la necessità di ragionare sui numeri e sui diversi rapporti con la proposta di creare una provincia di Vercelli e Biella, che riporterebbe le cose a prima del 1990, quando nacque, senza molti entusiasmi dal mondo imprenditoriale, la provincia laniera. Ma questo è ancora un capitolo molto, molto, nebuloso, perchè, come ha riferito il sindaco Demezzi, il Consiglio della autonomie locali della Regione Piemonte non è in grado di formulare ad oggi nessuna proposta concreta.
30/09/2012

venerdì 14 settembre 2012

Nuove tecnologie di smaltimento dell'amianto

L'argomento al centro di un convegno di Nuove Frontiere venerdì all'Hotel Candiani. Interverrà il reponsabile del Centro regionale amianto Massimo D'Angelo
"Amianto - Nuove tecnologie di smaltimento" è il titolo del convegno organizzato per venerdì 14, alle ore 21, all'Hotel Candiani dall'associazione Nuove Frontiere. Dopo l'introduzione del presidente del sodalizio Alberto Riccio e del consigliere comunale Massimo De Bernardi, verrà presentato il progetto di un impianto di inertizzazione amianto da parte della società Aspireco di Gavardo (Brescia). Poi sarà la volta di Massimo D'Angelo, responsabile del Centro regionale amianto sulla valutazione ed impatto dei sistemi di smaltimento dell'amianto ed è previsto un intervento di un rappresentante di Legambiente Piemonte. Nel corso della serata, introdotta e moderata da Massimiliano Francia, verranno affrontati, quindi, in particolare, aspetti e modalità riguardanti lo smaltimento dell'amianto.
12/09/2012
 

venerdì 31 agosto 2012

Articolo de Il Piccolo sull'intervento di De Bernardi sulla messa in sicurezza del fiume Po

Po e messa in sicurezza


Casale | 29/08/2012 — Come tutte le cose in natura anche il letto di un fiume può modificarsi. E le modifiche sono tanto più evidenti se riguardano il Po in un tratto come quello che attraversa Casale e divide la città di Sant’Evasio dal quartiere Oltreponte. Qui, nel corso degli anni via via si è venuta a creare una vera e propria isola, per la precisione davanti alla società Canottieri e a valle del ponte ferroviario. Partendo, anche ma non solo, da queste considerazioni, Massimo De Bernardi, consigliere di Nuove Frontiere torna su uno degli argomenti che da anni è uno tra i suoi cavalli di battaglia (sotto l’aspetto dell’impegno civico). De Bernardi, del resto, ha iniziato ad occuparsi di “res pubblica” in senso lato dopo essere stato alluvionato nel 2000. Fondatore e vice presidente del Calca – Comitato alluvionati del Casalese, ha sempre avuto un particolare occhio di riguardo per le politiche di assetto idrogeologico e di messa in sicurezza delle sponde e del territorio. In una interrogazione richiama un ordine del giorno, approvato il 15 febbraio di due anni orsono dal consiglio comunale all’unanimità, nel quale veniva impegnata l’amministrazione a promuovere una assemblea permanente dei sindaci dei comuni interessati alla sicurezza del territorio

martedì 28 agosto 2012

De Bernardi: 'In autunno torna il rischio idrogeologico, il piano di protezione civile va aggiornato in fretta'

Interrogazione del consigliere comunale di Nuove Frontiere

 
01/03
Massimo De Bernardi, esponente della lista civica Nuove Frontiere, ha presentato un’interrogazione urgente in consiglio comunale (in allegato) sul rischio idrogeologico e sul piano di protezione civile comunale.  "Il caldo torrido di questa estate 2012 – scrive De Bernardi – non può far dimenticare che con le prime piogge anche le nostre zone potrebbero essere nuovamente a rischio, l'aumento spropositato dei fenomeni con copiose precipitazioni cadute in brevissimo tempo non ci può lasciare tranquilli. E' necessario ricordare che l'allarme vissuto lo scorso autunno ha evidenziato alcune lacune nelle strutture istituzionali preposte.
“Non dobbiamo e non possiamo farci cogliere impreparati – prosegue –. Il Piano Comunale di Protezione Civile va aggiornato al più presto (sono anni che lo chiediamo!) e la popolazione interessata va adeguatamente e concretamente informata sulle procedure da adottarsi in caso di emergenza idrogeologica. Con la stessa urgenza è necessario capire quando Aipo e Autorità di Bacino Fiume Po si decideranno a mettere in sicurezza il nostro territorio”. “Siamo sempre più convinti che senza una costante, puntuale e adeguata sollecitazione da parte della nostra Amministrazione Comunale gli Enti preposti alla messa in sicurezza idrogeologica in regime di scarsità di risorse economiche rivolgano l'attenzione verso altri territori. Una concreta attenzione va anche posta verso la normale manutenzione idraulica”.
“Sono evidenti a tutti i sovralluvionamenti createsi davanti alla "Canottieri" appena a monte del ponte stradale di Casale. L'isola attuale che divide in due rami il fiume dimostra l'infondatezza di chi da anni ripete che il fiume si è abbassato (!) (nello stesso tratto di fiume alcuni anni fa sono stati asportati centinaia di migliaia di metri cubi di ghiaia – vedere foto allegate: due foto di oggi e una del 2004/5)”.
“Per assurdo su quest'isola si potrebbe tranquillamente installare in estate un camping comunale per alcune decine di tende! Come è possibile lasciare ancora il fiume in queste condizioni e contemporaneamente concedere concessioni di cave in aperta campagna come a Terranova? Come Lista Civica e nell'interesse della cittadinanza casalese chiediamo risposte e azioni concrete”.

lunedì 27 agosto 2012

Il futuro di Casale e del Monferrato ai tempi della "Spending review"

De Bernardi interroga sui prossimi assetti territoriali. E prospetta un Casalese rivolto verso Asti. Il recente voto del Consiglio provinciale della città di Alfieri
 
Fonte: Alessandria News http://www.alessandrianews.it

E’ agosto ma Massimo De Bernardi non va in ferie, almeno come consigliere comunale. L’esponente della lista civica Nuove Frontiere ha depositato sul tavolo del presidente del consiglio comunale Grazia Bocca una nuova interrogazione. Questa volta riguarda il ruolo di Casale nei nuovi assetti territoriali, anche conseguenti all’approvazione della “Spending review”, diventata ormai legge che, tra gli altri provvedimenti, prevede l’accorpamento di nuove province che saranno riordinate in modo da avere almeno 350mila abitanti ed un territorio di 2500 chilometri quadrati. A questo proposito l’interrogante sottolinea che negli ultimi mesi sono state poste sul tavolo diverse proposte al territorio casalese dalle province limitrofe. In particolare sottolina che “Si parla negli ultimi tempi della volontà da più parti di creare una grande provincia che comprenda buona parte del territorio dell’antico Monferrato aggregando ad esempio la provincia di Asti alle città di Alba, Acqui, Casale Monferrato e Chieri ovviamente con i propri territori circostanti”. Nello specifico l’attenzione di De Bernardi si sofferma su due fatti particolari: innanzitutto il recente voto, unanime, del Consiglio provinciale di Asti di un documento che impegna il presiddente della Provincia di Asti ad “incontrare i presidenti delle Province di Torino, Cuneo e Alessandria, al fine di illustrare la volontà della Provincia di Asti di sentire i sindaci dei Comuni di Langhe, Roero e Monferrato e del Chierese, nonché gli altri soggetti economici ed istituzionali interessati, per valutare l’ipotesi di costituire un'unica Provincia che presenti i requisiti previsti dalla legge”. In secondo luogo le iniziative che partono dall’Astigiano e da Asti in vista dell’Expo 2015 che si terrà a Milano. Di qui le richieste di Nuove Frontiere al sindaco Giorgio Demezzi per sapere perché la città di Casale Monferrato non è stata rappresentata ai recenti incontri sulla prospettiva dell’Expo milanese che si è svolta a Canelli, se e quali contatti ci sono stati con la Provincia di Asti e quali iniziative siano state messe in campo dall’amministrazione in questa direzione.
Spiega Massimo De Bernardi: "Come Lista Civica Nuove Frontiere abbiamo presentato questa interrogazione perchè crediamo che la maggioranza dei cittadini Casalesi desideri capire come intenda procedere e muoversi il Comune di Casale in prospettiva delle importanti ed evidenti a tutti opportunità economiche, turistiche, occupazionali che la nuova aggregazione tra i territori di Monferrato, Langhe e Roero potrebbe offrire. Per fare azioni concrete riteniamo sia necessario però essere "liberi di mente". Troppe volte il nostro territorio casalese ha perso importanti opportunità con il risultato della continua perdita di Istituzioni, Enti e prospettive economiche per tutto il nostro territorio. Se continueremo a "delegare", come di fatto sempre avvenuto, la rappresentazione dei nostri interessi a politici Alessandrini o comunque rappresentati dalla Provincia di Alessandria dobbiamo tutti essere consapevoli della inevitabile fine di ogni nostra aspettativa di rilancio territoriale ed economico. Servono azioni concrete e sollecite, non è possibile discutere in Consiglio Comunale dopo oltre 7 mesi una interrogazione urgente su argomenti talmente importanti come quelli del riordino dei territori piemontesi e delle province.  Il mondo intorno a Casale viaggia a velocità supersonica e non ci aspetta di sicuro, purtroppo da noi c'è forse la tendenza ad occuparsi di "poltrone", "sedie" e "sgabelli" vari perdendo di vista gli interessi importanti per l'intera comunità Casalese e per il nostro Monferrato. E' necessario trovare concretamente ogni rapporto sinergico con il territorio circostante , se pensiamo di muoverci e pensare ad ogni iniziativa solo come singola città non abbiamo ancora capito che non raggiungeremo nessun obbiettivo. Ci aspettiamo un deciso cambio di marcia da tutto il nostro territorio, questa è la nostra speranza e noi lavoreremo per questo."
10/08/2012

DIGA AD ACQUA FLUENTE

C.AL.CA. Comitato Alluvionati del Casalese   02 agosto   2018 Casale Monferrato (AL)   Oggetto : Osservazioni e comment...