Questo testo (leggermente ridimensionato) è stato pubblicato su Il Monferrato di venerdì 13 marzo 2009 a pag. 15
Vorrei raccontarvi un episodio riguardante il nostro Monferrato di cui sono stato testimone e che ritengo sia piuttosto significativo per noi casalesi, dei rischi che stiamo correndo, ai quali dovremmo reagire se non vogliamo subire ulteriori gravi ripercussioni.
Mentre partecipavo ad Alessandria a un seminario sulla promozione del turismo, il docente chiese ai partecipanti di fare delle proposte su come si potrebbe sviluppare il turismo nel capoluogo. Ho colto l'occasione per affermare che tutto poteva andare bene tranne "promuovere il Monferrato", cui Alessandria non è mai appartenuta, non è mai stata capitale né residenza marchionale, anzi è stata nemica storica permanente, e quindi non aveva alcuna giustificazione storico-culturale e morale accostare Alessandria al Monferrato come si stava facendo da alcuni anni ... questo in parte il senso del mio intervento, fatto con moderazione, garbo e ironia.
Il direttore del corso, che era presente per supervisionarne l'andamento, di fronte al consenso che con il mio intervento stavo raccogliendo tra i partecipanti, non ha trovato niente di meglio che affermare:
"Il Monferrato è di chi se lo piglia!",
... L’affermazione che vi ho riferito è rappresentativa di un atteggiamento intriso di arroganza e incompetenza, che alimenta la mentalità di coloro che stanno dietro a questo processo di appropriazione indebita del Monferrato e sottolinea l'indifferenza e/o l'impotenza dello schieramento partitico Casalese e di coloro che si sono professionalmente posti al loro servizio. Questa frase infelice e sprezzante è talmente espressiva e violenta da destare gli animi assopiti e passare alla storia locale, come quella attribuita a Maria Antonietta (storicamente non provata ...) che sollecitata a proposito del popolo affamato, anziché occuparsene seriamente avrebbe detto: "Che mangino brioche!". Sappiamo tutti come andò a finire!
Il bene più prezioso che una comunità locale possiede è la propria libertà ed autonomia, la quale dipende anche dalla consapevolezza della propria identità, se essa è defraudata e depauperata, se estranei se ne appropriano cercando di fagocitarla, la comunità stessa rischia di perdere la libertà, che non ha saputo conservare e proteggere. Noi casalesi siamo "Monferrini DOC" e pertanto non possiamo che sentirci offesi da una simile frase e dell'atteggiamento che rivela, e invito ognuno di Voi a divenire testimone indiretto di questo episodio e del rischio che ne deriva se non sapremo fare fronte comune di opposizione per difendere la nostra dignità di monferrini, riprendendo la leadership politico territoriale che ci spetta storicamente e culturalmente.
In conclusione anche quando la politica partitocratica occupa tutti i gangli del potere, non può comunque impedire alla società civile di manifestare le sue potenzialità, come la crescita dell’Associazione Nuove Frontiere ha potuto dimostrare e dimostrerà ancor più alle elezioni, man mano che crescerà la consapevolezza. Nuove Frontiere è l'unica vera difesa e prospettiva di recupero di cui disponiamo come casalesi e come monferrini.
Claudio Martinotti http://www.cavalieredimonferrato.it
Consigliere dell’Associazione Nuove Frontiere, perla Difesa ed il Rilancio di Casale e del Monferrato
venerdì 13 marzo 2009
venerdì 9 gennaio 2009
Caserme, cittadella giudiziaria e sicurezza a Casale Monferrato
Caserme, cittadella giudiziaria e sicurezza a Casale Monferrato
Pubblicato su Il Monferrato di venerdì 9 gennaio 2009
L’Associazione Nuove Frontiere per la Difesa ed il Rilancio di Casale e del Monferrato, da tempo, sollecita una definizione per le ex Caserme Bixio, Mazza e Mameli, in totale stato di disarmo e di abbandono.
Spiace dover più volte constatare come lo Stato non sia in grado di mantenere il proprio patrimonio di demanio pubblico.
A suo tempo, la Caserma Nino Bixio, era stata individuata dal Comune di Casale Monferrato, sia dalla maggioranza che dall’opposizione, quale possibile sede della futura Corte di Appello, ma, come ben noto, i politici alessandrini hanno imposto l’Alt ai corrispondenti politici casalesi e tutto si è fermato.
Recentemente il tema è ritornato d’attualità e ha avuto spazio sui giornali locali e cronache cittadine, collegato anche ad altri importanti aspetti connessi, quali le denunciate carenze strutturali del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza, la valutazione sulla necessità di una nuova Caserma dei Carabinieri, tutti problemi, legati a loro volta, al più generale tema della sicurezza e dell’ordine pubblico (tema che, fino a poco tempo fa, da un sondaggio nazionale, occupava il primo posto tra le priorità degli italiani) e che a Casale M. trova un tavolo di esame e confronto, da parte di un apposito comitato, composto da persone altamente qualificate
Siccome Casale Monferrato ha queste necessità, perché non ipotizzare nella Caserma Bixio la costituzione di una sorta di “cittadella giudiziaria” con il trasferimento di tali attività, oltre ad esempio alle attività amministrative?
Si potrebbero localizzare anche le sedi delle numerose Associazioni d’Armi e Combattentistiche; non dobbiamo dimenticare quale è stata la storia di Casale Monferrato fino a venti anni fa, con i Centri Addestramento Reclute (CAR) che hanno contribuito ad alimentare commercio ed altre attività economiche.
L’Associazione Nuove Frontiere vigilerà e cercherà di impedire che la struttura delle caserme si trasformi in attività a destinazione privata, come l’ennesimo centro commerciale!
Quindi l’utilizzo delle Caserme potrebbe costituire altresì un fondamentale aspetto di riqualificazione delle zone cittadine interessate, Nuove Frontiere si impegnerà affinché vi sia:
· Nell’immediato, un più risoluto impegno per pervenire ad un accordo con il Ministero competente, per l’utilizzo delle caserme
· In una fase successiva, una larga consultazione con le associazioni produttive, economiche, professionali e di categoria, prima di deciderne la destinazione d’uso; ne va del futuro della nostra città e di quel poco che resta.
Casale Monferrato 5 gennaio 2009
Il Direttivo della Associazione Nuove Frontiere per la Difesa ed il Rilancio di Casale e del Monferrato.
Il Presidente Alberto Riccio
Pubblicato su Il Monferrato di venerdì 9 gennaio 2009
L’Associazione Nuove Frontiere per la Difesa ed il Rilancio di Casale e del Monferrato, da tempo, sollecita una definizione per le ex Caserme Bixio, Mazza e Mameli, in totale stato di disarmo e di abbandono.
Spiace dover più volte constatare come lo Stato non sia in grado di mantenere il proprio patrimonio di demanio pubblico.
A suo tempo, la Caserma Nino Bixio, era stata individuata dal Comune di Casale Monferrato, sia dalla maggioranza che dall’opposizione, quale possibile sede della futura Corte di Appello, ma, come ben noto, i politici alessandrini hanno imposto l’Alt ai corrispondenti politici casalesi e tutto si è fermato.
Recentemente il tema è ritornato d’attualità e ha avuto spazio sui giornali locali e cronache cittadine, collegato anche ad altri importanti aspetti connessi, quali le denunciate carenze strutturali del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza, la valutazione sulla necessità di una nuova Caserma dei Carabinieri, tutti problemi, legati a loro volta, al più generale tema della sicurezza e dell’ordine pubblico (tema che, fino a poco tempo fa, da un sondaggio nazionale, occupava il primo posto tra le priorità degli italiani) e che a Casale M. trova un tavolo di esame e confronto, da parte di un apposito comitato, composto da persone altamente qualificate
Siccome Casale Monferrato ha queste necessità, perché non ipotizzare nella Caserma Bixio la costituzione di una sorta di “cittadella giudiziaria” con il trasferimento di tali attività, oltre ad esempio alle attività amministrative?
Si potrebbero localizzare anche le sedi delle numerose Associazioni d’Armi e Combattentistiche; non dobbiamo dimenticare quale è stata la storia di Casale Monferrato fino a venti anni fa, con i Centri Addestramento Reclute (CAR) che hanno contribuito ad alimentare commercio ed altre attività economiche.
L’Associazione Nuove Frontiere vigilerà e cercherà di impedire che la struttura delle caserme si trasformi in attività a destinazione privata, come l’ennesimo centro commerciale!
Quindi l’utilizzo delle Caserme potrebbe costituire altresì un fondamentale aspetto di riqualificazione delle zone cittadine interessate, Nuove Frontiere si impegnerà affinché vi sia:
· Nell’immediato, un più risoluto impegno per pervenire ad un accordo con il Ministero competente, per l’utilizzo delle caserme
· In una fase successiva, una larga consultazione con le associazioni produttive, economiche, professionali e di categoria, prima di deciderne la destinazione d’uso; ne va del futuro della nostra città e di quel poco che resta.
Casale Monferrato 5 gennaio 2009
Il Direttivo della Associazione Nuove Frontiere per la Difesa ed il Rilancio di Casale e del Monferrato.
Il Presidente Alberto Riccio
venerdì 5 dicembre 2008
A proposito del gemellaggio tra Mantova e Alessandria
A proposito del gemellaggio tra Mantova e Alessandria
Il presente articolo è stato pubblicato su Il Monferrato del 5 dicembre 2008
Egr. Direttore,
Apprendiamo dal giornale il Monferrato del 21/11/2008 della volontà di costituire il gemellaggio tra Mantova e Alessandria!
Per i lettori vogliamo ricordare che sul Monferrato del 20 gennaio 2006, Massimo Debernardi segnalava al giornale stesso – che ne dava ampio riscontro – l’esistenza di una intera pagina del quotidiano “ La Voce di Mantova “ con uno scritto di Paolo Bertelli del quale è sufficiente leggere questa frase:”” Una proposta si porge ai mantovani ma anche ai casalesi: i tempi non comincerebbero ad essere maturi per un gemellaggio tra le città padane Mantova e Casale nel segno dei Gonzaga? “”
Vogliamo ricordare l’attenzione con la quale anche il Direttore del Monferrato aveva cercato di sottolineare la grandissima importanza nel conseguimento del Progetto Gonzaga : IL GEMELLAGGIO CASALE MONFERRATO E MANTOVA.(all’epoca era presidente del Progetto il Dr. Massimo Iaretti)
Dopo due anni il risultato è che ancora una volta Casale Monferrato è stata espropriata,defraudata e offesa! L’emorragia voluta dai nostri rappresentanti politici di partito è in pieno “ sviluppo”. Infatti il gemellaggio sta avvenendo, ma non fra Casale e Mantova, ma fra la Provincia di Mantova e la Provincia di Alessandria e cioè….Alessandria!
Per memoria, vogliamo ricordare che all’epoca in cui si prospettava il gemellaggio tra Casale Monferrato e Mantova, l’esponente dell’attuale maggioranza l’Assessore Prof. Riccardo Calvo dovendo per necessità commentare il Progetto, evidenziò l’impossibilità per Casale Monferrato di affrontare un così grande impegno economico! In realtà l’aspetto monetario del Progetto era ed è irrilevante rispetto al grande ritorno in chiave economica e di immagine!
All’epoca esistevano ancora l’Ente Manifestazione (oggi frettolosamente liquidata a dispetto dei soci privati ) e la società Mondo: Il Progetto poteva quindi essere gestito inizialmente dalle due società.
E i nostri rappresentanti politici di partito dell’opposizione con il loro assordante silenzio evidentemente hanno concordato!
Quindi ogni volta che la società civile promuove iniziative per la valorizzazione del nostro territorio, vedi anche l’ASL 21 e la Corte d’ Appello, inesorabilmente si abbatte la censura che si manifesta talvolta con inutili fiumi di parole tendenti a confondere e quindi a negare, altre volte con fenomeni di sordità e conseguente mutismo e talvolta anche come nel caso attuale con giustificazioni legate a ridotte risorse economiche! Ancora leggiamo sulla Stampa di Torino del 25/11/2008 della crisi economica in cui tutti i Comuni versano con progetti di risanamento legati alla vendita di beni immobiliare ( a Casale, Palazzo Cova ), poi improvvisamente appaiono progetti mirabolanti : “ventitre milioni di euro per la rotonda di Pozzo S’Evasio”.I commenti sono superflui!
Ricordiamoci sempre e non finiremo mai di dirlo, che tutte le risorse economiche vengono e verranno sempre dal nostro portafoglio!
L’Associazione Nuove Frontiere invita tutti i cittadini di Casale Monferrato a unirsi in questa nuova battaglia contro l’ennesimo sopruso, non possiamo accettare che si realizzi questo ulteriore grave attentato contro l’economia della nostra Città.
Cittadini Casalesi, noi tutti, svegliamoci ed in fretta, contrapposizioni ideologiche e di partito stanno soffocando la nostra Comunità Casalese.
Il Direttivo della Associazione Nuove Frontiere per la Difesa ed il Rilancio di Casale Monferrato
Casale Monferrato 26 novembre 2008
Il presente articolo è stato pubblicato su Il Monferrato del 5 dicembre 2008
Egr. Direttore,
Apprendiamo dal giornale il Monferrato del 21/11/2008 della volontà di costituire il gemellaggio tra Mantova e Alessandria!
Per i lettori vogliamo ricordare che sul Monferrato del 20 gennaio 2006, Massimo Debernardi segnalava al giornale stesso – che ne dava ampio riscontro – l’esistenza di una intera pagina del quotidiano “ La Voce di Mantova “ con uno scritto di Paolo Bertelli del quale è sufficiente leggere questa frase:”” Una proposta si porge ai mantovani ma anche ai casalesi: i tempi non comincerebbero ad essere maturi per un gemellaggio tra le città padane Mantova e Casale nel segno dei Gonzaga? “”
Vogliamo ricordare l’attenzione con la quale anche il Direttore del Monferrato aveva cercato di sottolineare la grandissima importanza nel conseguimento del Progetto Gonzaga : IL GEMELLAGGIO CASALE MONFERRATO E MANTOVA.(all’epoca era presidente del Progetto il Dr. Massimo Iaretti)
Dopo due anni il risultato è che ancora una volta Casale Monferrato è stata espropriata,defraudata e offesa! L’emorragia voluta dai nostri rappresentanti politici di partito è in pieno “ sviluppo”. Infatti il gemellaggio sta avvenendo, ma non fra Casale e Mantova, ma fra la Provincia di Mantova e la Provincia di Alessandria e cioè….Alessandria!
Per memoria, vogliamo ricordare che all’epoca in cui si prospettava il gemellaggio tra Casale Monferrato e Mantova, l’esponente dell’attuale maggioranza l’Assessore Prof. Riccardo Calvo dovendo per necessità commentare il Progetto, evidenziò l’impossibilità per Casale Monferrato di affrontare un così grande impegno economico! In realtà l’aspetto monetario del Progetto era ed è irrilevante rispetto al grande ritorno in chiave economica e di immagine!
All’epoca esistevano ancora l’Ente Manifestazione (oggi frettolosamente liquidata a dispetto dei soci privati ) e la società Mondo: Il Progetto poteva quindi essere gestito inizialmente dalle due società.
E i nostri rappresentanti politici di partito dell’opposizione con il loro assordante silenzio evidentemente hanno concordato!
Quindi ogni volta che la società civile promuove iniziative per la valorizzazione del nostro territorio, vedi anche l’ASL 21 e la Corte d’ Appello, inesorabilmente si abbatte la censura che si manifesta talvolta con inutili fiumi di parole tendenti a confondere e quindi a negare, altre volte con fenomeni di sordità e conseguente mutismo e talvolta anche come nel caso attuale con giustificazioni legate a ridotte risorse economiche! Ancora leggiamo sulla Stampa di Torino del 25/11/2008 della crisi economica in cui tutti i Comuni versano con progetti di risanamento legati alla vendita di beni immobiliare ( a Casale, Palazzo Cova ), poi improvvisamente appaiono progetti mirabolanti : “ventitre milioni di euro per la rotonda di Pozzo S’Evasio”.I commenti sono superflui!
Ricordiamoci sempre e non finiremo mai di dirlo, che tutte le risorse economiche vengono e verranno sempre dal nostro portafoglio!
L’Associazione Nuove Frontiere invita tutti i cittadini di Casale Monferrato a unirsi in questa nuova battaglia contro l’ennesimo sopruso, non possiamo accettare che si realizzi questo ulteriore grave attentato contro l’economia della nostra Città.
Cittadini Casalesi, noi tutti, svegliamoci ed in fretta, contrapposizioni ideologiche e di partito stanno soffocando la nostra Comunità Casalese.
Il Direttivo della Associazione Nuove Frontiere per la Difesa ed il Rilancio di Casale Monferrato
Casale Monferrato 26 novembre 2008
venerdì 21 novembre 2008
Intervento di Nuove Frontiere a proposito del Centro Regionale ... sull'Amianto, con sede a Casale Monferrato
Casale Monferrato 19 novembre 2008
(Lettera pubblicata su Il Monferrato di venerdì 21 novembre 2008)
abbiamo letto con attenzione la cronaca e i commenti in merito alla presentazione, avvenuta venerdì scorso, del “Centro Regionale per la ricerca,la sorveglianza e la prevenzione dei rischi da amianto”. La nostra attenzione si è ben presto trasformata in preoccupazione nell’apprendere che il “Centro di Ricerca ecc.ecc.” in realtà sia una scatola vuota costosa ( delibera di acquisto di € 950.000 per il complesso immobiliare), priva di finanziamenti e perciò impossibilitato a fare ricerca e prevenzione; insomma dopo l’assegnazione della sede legale provinciale dell’ASL, una ulteriore targa, insegna priva di contenuti! Abbiamo letto le solite giustificazioni : “…i soldi sono pochi e non è affatto sicuro che si potranno finanziare progetti di ricerca già in essere o comunque promettenti.” In sostanza come riportato dai cronisti “…per il momento sono disponibili pochissimi fondi e quindi è improbabile che vengano erogati finanziamenti, ma il Centro di Ricerca(?) potrà comunque dare il proprio placet ai progetti promettenti, una sorta di Bollino Blu!” Ogni commento dovrebbe essere superfluo ma qui signori parliamo non di banane o mele ma della vita di migliaia di casalesi! Desidero evidenziare l’indignazione degli associati a Nuove Frontiere e di moltissimi casalesi nell’apprendere che la speranza riposta in un Centro di Ricerca tutto casalese è stata anche in questo caso vanificata. Si sperava che in un Centro di Ricerca tutto casalese contro i rischi e le malattie causate dall’amianto, l’attenzione fosse massima e i finanziamenti adeguati per tentare di risolvere o almeno dare una speranza ai futuri, troppi malati di mesotelioma che ancora avremo, purtroppo, nella nostra città. Dobbiamo ricordare che la presenza massiccia di amianto rende la vita dei casalesi simile ad una “roulette russa”, molti nostri parenti, amici, conoscenti sono già stati colpiti e tutte le settimane assistiamo ad uno stillicidio di vite continuo, è necessario dire basta e cercare di cambiare la situazione.
In conclusione i capitali e i finanziamenti per la ricerca sono nella migliore delle ipotesi insignificanti o nulli, ma l’equazione ricorrente evidenzia invece la possibilità di ottenere somme elevate per progetti che
con tutta serenità potremmo definire al momento superflui, ad esempio
Il parco Eternot ! Leggiamo dal Giornale il Monferrato che la cifra stimata
per il progetto in questione si aggira sui 3 milioni di euro!
Non era forse più opportuno destinare e finalizzare parte di tale somma a Casale Monferrato per progetti di ricerca, sorveglianza e prevenzione dei rischi di amianto?
Risulta evidente a tutti che il buon senso non consentirebbe di utilizzare quella ingentissima somma per un “orpello”! E inoltre anche nell’ipotesi che potessero pervenire altri fondi per la ricerca, in un momento di grande crisi economica, con emergenza lavoro ed allarme di cassa integrazione, quale indotto economico potrebbe creare il Parco Eternot? Non lasciamoci fuorviare che, tanto, parte dei finanziamenti magari vengono erogati dalla Provincia o dalla Regione e che quindi….. attenzione sono e saranno sempre soldi che vengono da noi cittadini-contribuenti, e prima o poi ci presenteranno il conto!
L’Associazione Nuove Frontiere invita con fermezza tutte le istituzioni preposte, a gestire il problema mesotelioma con metodo, saranno accettate solo risposte di fatto e non di demagogia verbale in memoria dei defunti !
Non servono fiori, ma opere di bene (e soprattutto di ricerca contro il mesotelioma)
Alberto Riccio
Presidente Associazione Nuove Frontiere per la Difesa ed il Rilancio di Casale e del Monferrato
(Lettera pubblicata su Il Monferrato di venerdì 21 novembre 2008)
abbiamo letto con attenzione la cronaca e i commenti in merito alla presentazione, avvenuta venerdì scorso, del “Centro Regionale per la ricerca,la sorveglianza e la prevenzione dei rischi da amianto”. La nostra attenzione si è ben presto trasformata in preoccupazione nell’apprendere che il “Centro di Ricerca ecc.ecc.” in realtà sia una scatola vuota costosa ( delibera di acquisto di € 950.000 per il complesso immobiliare), priva di finanziamenti e perciò impossibilitato a fare ricerca e prevenzione; insomma dopo l’assegnazione della sede legale provinciale dell’ASL, una ulteriore targa, insegna priva di contenuti! Abbiamo letto le solite giustificazioni : “…i soldi sono pochi e non è affatto sicuro che si potranno finanziare progetti di ricerca già in essere o comunque promettenti.” In sostanza come riportato dai cronisti “…per il momento sono disponibili pochissimi fondi e quindi è improbabile che vengano erogati finanziamenti, ma il Centro di Ricerca(?) potrà comunque dare il proprio placet ai progetti promettenti, una sorta di Bollino Blu!” Ogni commento dovrebbe essere superfluo ma qui signori parliamo non di banane o mele ma della vita di migliaia di casalesi! Desidero evidenziare l’indignazione degli associati a Nuove Frontiere e di moltissimi casalesi nell’apprendere che la speranza riposta in un Centro di Ricerca tutto casalese è stata anche in questo caso vanificata. Si sperava che in un Centro di Ricerca tutto casalese contro i rischi e le malattie causate dall’amianto, l’attenzione fosse massima e i finanziamenti adeguati per tentare di risolvere o almeno dare una speranza ai futuri, troppi malati di mesotelioma che ancora avremo, purtroppo, nella nostra città. Dobbiamo ricordare che la presenza massiccia di amianto rende la vita dei casalesi simile ad una “roulette russa”, molti nostri parenti, amici, conoscenti sono già stati colpiti e tutte le settimane assistiamo ad uno stillicidio di vite continuo, è necessario dire basta e cercare di cambiare la situazione.
In conclusione i capitali e i finanziamenti per la ricerca sono nella migliore delle ipotesi insignificanti o nulli, ma l’equazione ricorrente evidenzia invece la possibilità di ottenere somme elevate per progetti che
con tutta serenità potremmo definire al momento superflui, ad esempio
Il parco Eternot ! Leggiamo dal Giornale il Monferrato che la cifra stimata
per il progetto in questione si aggira sui 3 milioni di euro!
Non era forse più opportuno destinare e finalizzare parte di tale somma a Casale Monferrato per progetti di ricerca, sorveglianza e prevenzione dei rischi di amianto?
Risulta evidente a tutti che il buon senso non consentirebbe di utilizzare quella ingentissima somma per un “orpello”! E inoltre anche nell’ipotesi che potessero pervenire altri fondi per la ricerca, in un momento di grande crisi economica, con emergenza lavoro ed allarme di cassa integrazione, quale indotto economico potrebbe creare il Parco Eternot? Non lasciamoci fuorviare che, tanto, parte dei finanziamenti magari vengono erogati dalla Provincia o dalla Regione e che quindi….. attenzione sono e saranno sempre soldi che vengono da noi cittadini-contribuenti, e prima o poi ci presenteranno il conto!
L’Associazione Nuove Frontiere invita con fermezza tutte le istituzioni preposte, a gestire il problema mesotelioma con metodo, saranno accettate solo risposte di fatto e non di demagogia verbale in memoria dei defunti !
Non servono fiori, ma opere di bene (e soprattutto di ricerca contro il mesotelioma)
Alberto Riccio
Presidente Associazione Nuove Frontiere per la Difesa ed il Rilancio di Casale e del Monferrato
domenica 9 novembre 2008
ASL, Il problema vero è la dipendenza dai partiti
Lettera al Monferrato di Nuove Frontiere
(Pubblicata sul giornale locale "Il Monferrato" nella rubrica LETTERE a pag. 15 dell'edizione di venerdì 7 novembre 2008, con il titolo: "NUOVE FRONTIERE E ASL, Il problema vero è la dipendenza dai partiti".
Egr. Direttore
La Associazione Nuove Frontiere chiede da sempre che venga ricostituita la Asl 21 di Casale Monferrato, ingiustamente soppressa essendovi tutti i requisiti di legge e ne farà oggetto del suo programma elettorale di Lista Civica alla prossime elezioni in Casale: riportare a Casale una Asl autonoma ed indipendente, significa oltre che rafforzare ed ampliare servizi anche e soprattutto riconsiderare la nostra città come capofila di un territorio a base extra provinciale. La Asl Casalese significa Istituzione, come Istituzione è il Tribunale.
Sul giornale Il Monferrato appaiono valutazioni di responsabilità tra il Partito di centrodestra e quello di centrosinistra in merito al deprecabile indebolimento dei servizi del nostro Ospedale.
Quello che sta succedendo è l’inevitabile conseguenza della soppressione della nostra. Se veramente l’interesse dei nostri Rappresentanti politici del Centrosinistra/Centrodestra era per il mantenimento della nostra Asl, dovevano fare un’unica cosa: unirsi per l’interesse di Casale Monferrato e costringere i loro omologhi della altre città della Provincia a non rinunciare alla Asl 21.
Ricordiamo ancora per tutti, gli ordini del giorno votati alla unanimità dal Consiglio Comunale di Alessandria e dal Consiglio Comunale di Valenza per una Asl Unica come riportato rispettivamente sul giornale La Stampa di domenica 21 gennaio 2007 e sul Monferrato del 23 giugno 2006. Il Monferrato in quella occasione scrisse che posizioni simili a quella di Valenza erano emerse anche dagli altri capozona della Provincia.
Irrilevanti, vista l’amara conclusione, le affermazioni di protesta di gruppo o individuali dei Partiti casalesi durante e a valle del percorso che ha portato alla soppressione dell’Asl! ( compresa anche la pubblicità di inutili ulteriori votazioni a favore della non soppressione ). Cosa serve fare parte di un Partito nazionale se non agevolare i rapporti con i propri omologhi in Provincia e in Regione e a far valere i propri diritti in particolare, quando poi
si è palesemente vittime di un sopruso?
Veniamo dunque al nocciolo del problema. Appartenere ad un Partito o essere comunque legato ad esso, comporta necessariamente obbedienza ad esso. E poiché di fatto la situazione della Provincia vede sempre più il formarsi di un blocco di interessi che lascia al margine Casale Monferrato, appare di tutta evidenza che la nostra città continuerà ad essere penalizzata in via progressiva.
Nuove Frontiere è per una Casale Monferrato, Libera di tutelare i suoi interessi senza condizionamenti, per una Casale Monferrato che ritorni al grande ruolo che le spetta. Appartenere a Nuove Frontiere significa agire per la nostra città, per i suoi interessi senza per questo rinnegare la propria appartenenza ideologica che può e deve avere sbocco in elezioni politiche e non in elezioni amministrative: la parola “ amministrative “ è di per sé sufficiente a chiarire ogni cosa al riguardo.
Diversamente e per colpa di pochi, la nostra Città e il nostro Comprensorio continueranno nel declino che Nuove Frontiere da tempo denuncia.
Per il futuro vorremmo prima di tutto da ciascuno di noi: prima Casale Monferrato, poi, dopo, il “ Partito”.
Casale Monf.to 4 novembre 2008.
Alberto Riccio Presidente della Associazione Nuove Frontiere per la Difesa ed il Rilancio di Casale e del Monferrato
(Pubblicata sul giornale locale "Il Monferrato" nella rubrica LETTERE a pag. 15 dell'edizione di venerdì 7 novembre 2008, con il titolo: "NUOVE FRONTIERE E ASL, Il problema vero è la dipendenza dai partiti".
Egr. Direttore
La Associazione Nuove Frontiere chiede da sempre che venga ricostituita la Asl 21 di Casale Monferrato, ingiustamente soppressa essendovi tutti i requisiti di legge e ne farà oggetto del suo programma elettorale di Lista Civica alla prossime elezioni in Casale: riportare a Casale una Asl autonoma ed indipendente, significa oltre che rafforzare ed ampliare servizi anche e soprattutto riconsiderare la nostra città come capofila di un territorio a base extra provinciale. La Asl Casalese significa Istituzione, come Istituzione è il Tribunale.
Sul giornale Il Monferrato appaiono valutazioni di responsabilità tra il Partito di centrodestra e quello di centrosinistra in merito al deprecabile indebolimento dei servizi del nostro Ospedale.
Quello che sta succedendo è l’inevitabile conseguenza della soppressione della nostra. Se veramente l’interesse dei nostri Rappresentanti politici del Centrosinistra/Centrodestra era per il mantenimento della nostra Asl, dovevano fare un’unica cosa: unirsi per l’interesse di Casale Monferrato e costringere i loro omologhi della altre città della Provincia a non rinunciare alla Asl 21.
Ricordiamo ancora per tutti, gli ordini del giorno votati alla unanimità dal Consiglio Comunale di Alessandria e dal Consiglio Comunale di Valenza per una Asl Unica come riportato rispettivamente sul giornale La Stampa di domenica 21 gennaio 2007 e sul Monferrato del 23 giugno 2006. Il Monferrato in quella occasione scrisse che posizioni simili a quella di Valenza erano emerse anche dagli altri capozona della Provincia.
Irrilevanti, vista l’amara conclusione, le affermazioni di protesta di gruppo o individuali dei Partiti casalesi durante e a valle del percorso che ha portato alla soppressione dell’Asl! ( compresa anche la pubblicità di inutili ulteriori votazioni a favore della non soppressione ). Cosa serve fare parte di un Partito nazionale se non agevolare i rapporti con i propri omologhi in Provincia e in Regione e a far valere i propri diritti in particolare, quando poi
si è palesemente vittime di un sopruso?
Veniamo dunque al nocciolo del problema. Appartenere ad un Partito o essere comunque legato ad esso, comporta necessariamente obbedienza ad esso. E poiché di fatto la situazione della Provincia vede sempre più il formarsi di un blocco di interessi che lascia al margine Casale Monferrato, appare di tutta evidenza che la nostra città continuerà ad essere penalizzata in via progressiva.
Nuove Frontiere è per una Casale Monferrato, Libera di tutelare i suoi interessi senza condizionamenti, per una Casale Monferrato che ritorni al grande ruolo che le spetta. Appartenere a Nuove Frontiere significa agire per la nostra città, per i suoi interessi senza per questo rinnegare la propria appartenenza ideologica che può e deve avere sbocco in elezioni politiche e non in elezioni amministrative: la parola “ amministrative “ è di per sé sufficiente a chiarire ogni cosa al riguardo.
Diversamente e per colpa di pochi, la nostra Città e il nostro Comprensorio continueranno nel declino che Nuove Frontiere da tempo denuncia.
Per il futuro vorremmo prima di tutto da ciascuno di noi: prima Casale Monferrato, poi, dopo, il “ Partito”.
Casale Monf.to 4 novembre 2008.
Alberto Riccio Presidente della Associazione Nuove Frontiere per la Difesa ed il Rilancio di Casale e del Monferrato
sabato 1 novembre 2008
Lettera di Nuove Frontiere per i propri numerosi associati
Cari iscritti/associati/soci e socie
Come avrete visto e sentito il gazebo del 11 ottobre ed i volantini che abbiamo distribuito hanno avuto un deciso successo.
Ormai la nostra Associazione è conosciuta e molto apprezzata perché si interessa della nostra città e del Monferrato Casalese, essendo, anzi, l’unica Associazione fra tutte, compresi i Partiti Politici che ha come finalità esclusiva la Difesa ed il Rilancio di Casale e del Monferrato.
Abbiamo già preso e stiamo continuando a prendere contatti con le associazioni di categoria, professionali, ecc. per raccogliere ogni utile suggerimento volto a difendere e rilanciare la città
Quale sia la nostra situazione casalese e come sia amministrata la nostra città è sotto gli occhi di tutti.
Faremo un nuovo Gazebo, sempre in Piazza Mazzini, sabato 29 novembre dal mattino a sera ininterrottamente. Sarebbe molto importante che tu non solo venissi, ma anche ti fermassi un po’ per discutere, compatibilmente con le tue necessità.
Per il rinnovo della iscrizione per l’anno 2009, l’importo è sempre di 10 euro che tu potrai consegnare a qualunque membro del Direttivo già da adesso.
Ti chiediamo inoltre di dare la tua disponibilità a far parte di un elenco di cittadini sostenitori della nostra lista, in un secondo momento tutti insieme valuteremo chi del elenco sarà candidato effettivo nella lista civica.
Ti ricordo che la prossima riunione in via Del Carmine 8, sarà mercoledì 12 novembre ore 21. E’ superfluo dirti che è importante che tu venga, anche per proporre eventuali suggerimenti ed iniziative, che potrai certamente e comunque comunicarci in qualsiasi momento, si parlerà naturalmente anche degli ultimi sviluppi.
Cordialmente
27 ottobre 2008
Associazione Nuove Frontiere per la Difesa ed il Rilancio di Casale e del Monferrato
Il presidente Alberto Riccio
Come avrete visto e sentito il gazebo del 11 ottobre ed i volantini che abbiamo distribuito hanno avuto un deciso successo.
Ormai la nostra Associazione è conosciuta e molto apprezzata perché si interessa della nostra città e del Monferrato Casalese, essendo, anzi, l’unica Associazione fra tutte, compresi i Partiti Politici che ha come finalità esclusiva la Difesa ed il Rilancio di Casale e del Monferrato.
Abbiamo già preso e stiamo continuando a prendere contatti con le associazioni di categoria, professionali, ecc. per raccogliere ogni utile suggerimento volto a difendere e rilanciare la città
Quale sia la nostra situazione casalese e come sia amministrata la nostra città è sotto gli occhi di tutti.
Faremo un nuovo Gazebo, sempre in Piazza Mazzini, sabato 29 novembre dal mattino a sera ininterrottamente. Sarebbe molto importante che tu non solo venissi, ma anche ti fermassi un po’ per discutere, compatibilmente con le tue necessità.
Per il rinnovo della iscrizione per l’anno 2009, l’importo è sempre di 10 euro che tu potrai consegnare a qualunque membro del Direttivo già da adesso.
Ti chiediamo inoltre di dare la tua disponibilità a far parte di un elenco di cittadini sostenitori della nostra lista, in un secondo momento tutti insieme valuteremo chi del elenco sarà candidato effettivo nella lista civica.
Ti ricordo che la prossima riunione in via Del Carmine 8, sarà mercoledì 12 novembre ore 21. E’ superfluo dirti che è importante che tu venga, anche per proporre eventuali suggerimenti ed iniziative, che potrai certamente e comunque comunicarci in qualsiasi momento, si parlerà naturalmente anche degli ultimi sviluppi.
Cordialmente
27 ottobre 2008
Associazione Nuove Frontiere per la Difesa ed il Rilancio di Casale e del Monferrato
Il presidente Alberto Riccio
giovedì 16 ottobre 2008
Testo contenuto nei volantini distribuiti durante il gazebo in piazza a Casale Monferrato sabato 11 ottobre 2008
Cittadini,
Perché Difesa e Rilancio di Casale Monferrato e del Monferrato?
La Associazione Nuove Frontiere si batte da tempo con continuità e decisione per la Città e per il Monferrato Casalese.
Il nostro Monferrato, purtroppo, è sempre più definito….”Monferrato Alessandrino”, come ciascuno di noi può vedere e sentire e constatare.
Attenzione a quanto segue:
A ) Casale Monferrato è tutt’ora la seconda città della Provincia di Alessandria;
B) E’ la Capitale del Monferrato per il suo glorioso passato, lo ricordiamo anche sul frontone del sottopassaggio che immette in città con provenienza da San Germano
C ) Qualche anno fa a Casale venne “ strombazzato “ dai nostri governanti, come avvenimento di grandissimo rilievo, il fatto che il giornale “ La Stampa “ dedicasse a Casale Monferrato una parte specifica del giornale. (Venne in allora il direttore del giornale Marcello Sorgi nel convegno tenutosi il 27 aprile 2005 al Teatro Municipale).
D) La cosa è durata poco:
da oltre due anni La Stampa ha dato questa sistemazione alle pagine della Provincia:
Alessandria e Provincia
segue
Novi Ligure
a cui segue
Tortona e Valle Scrivia
e poi
Casale (ma il nome Monferrato NON compare Più !)
riappare invece nella pagina successiva come
Valenza e Monferrato
……Cittadini,
valutate bene quanto sopra, l’appropriazione indebita del nostro” Monferrato” porterà nel tempo un danno incalcolabile alla città e al suo comprensorio! Ecco un altro esempio di disinteresse della nostra attuale classe politica!
Perché Difesa e Rilancio di Casale Monferrato e del Monferrato?
La Associazione Nuove Frontiere si batte da tempo con continuità e decisione per la Città e per il Monferrato Casalese.
Il nostro Monferrato, purtroppo, è sempre più definito….”Monferrato Alessandrino”, come ciascuno di noi può vedere e sentire e constatare.
Attenzione a quanto segue:
A ) Casale Monferrato è tutt’ora la seconda città della Provincia di Alessandria;
B) E’ la Capitale del Monferrato per il suo glorioso passato, lo ricordiamo anche sul frontone del sottopassaggio che immette in città con provenienza da San Germano
C ) Qualche anno fa a Casale venne “ strombazzato “ dai nostri governanti, come avvenimento di grandissimo rilievo, il fatto che il giornale “ La Stampa “ dedicasse a Casale Monferrato una parte specifica del giornale. (Venne in allora il direttore del giornale Marcello Sorgi nel convegno tenutosi il 27 aprile 2005 al Teatro Municipale).
D) La cosa è durata poco:
da oltre due anni La Stampa ha dato questa sistemazione alle pagine della Provincia:
Alessandria e Provincia
segue
Novi Ligure
a cui segue
Tortona e Valle Scrivia
e poi
Casale (ma il nome Monferrato NON compare Più !)
riappare invece nella pagina successiva come
Valenza e Monferrato
……Cittadini,
valutate bene quanto sopra, l’appropriazione indebita del nostro” Monferrato” porterà nel tempo un danno incalcolabile alla città e al suo comprensorio! Ecco un altro esempio di disinteresse della nostra attuale classe politica!
Testo contenuto nei volantini distribuiti durante il gazebo in piazza a Casale Monferrato sabato 11 ottobre 2008
“ IL DECLINO DI CASALE MONFERRATO “
negli anni abbiamo perso:
Corte d’Appello, Banca d’Italia, Caserme, C.A.R., Carcere, Stipel (Sip/Telecom), Uffici Enel, Archivio Notarile, Ufficio del Catasto, Consiglio Notarile Distrettuale
ultimamente abbiamo perso:
La nostra Asl 21, Identità territoriale e Gestione del nostro Turismo,
Il Seminario, Collegamenti ferroviari,
Parte delle funzioni del Laboratorio Analisi dell’ Ospedale,
Il Servizio Ristorazione Ospedale (mense)
E’ inutile chiudere gli occhi e….la mente:
perderemo a breve:
Conservatoria delle Ipoteche, Tribunale, Diocesi,
Polizia Ferroviaria, Comando Compagnia Carabinieri,
…e così Casale continuerà a perdere centro gravitazionale.
Non vogliamo vedere andare in fumo la nostra azienda, il nostro lavoro e quello dei nostri figli
Così come non vogliamo vedere perdere di valore i nostri immobili residenziali, commerciali e industriali
SOSTIENI NUOVE FRONTIERE
e la lista civica che presenterà alle prossime elezioni comunali
Ci batteremo per il ritorno dell’ASL, l’Archivio storico, la Corte d’Appello, i collegamenti, per una Amministrazione della nostra città chiara, semplice, trasparente, efficace e.. per tante altre cose che ci riguardano direttamente e che interessano NOI cittadini.
ISCRIVITI a Nuove Frontiere!
Chiedi dove ti è stato dato questo volantino. Fai parte della società civile contro la partitocrazia.
negli anni abbiamo perso:
Corte d’Appello, Banca d’Italia, Caserme, C.A.R., Carcere, Stipel (Sip/Telecom), Uffici Enel, Archivio Notarile, Ufficio del Catasto, Consiglio Notarile Distrettuale
ultimamente abbiamo perso:
La nostra Asl 21, Identità territoriale e Gestione del nostro Turismo,
Il Seminario, Collegamenti ferroviari,
Parte delle funzioni del Laboratorio Analisi dell’ Ospedale,
Il Servizio Ristorazione Ospedale (mense)
E’ inutile chiudere gli occhi e….la mente:
perderemo a breve:
Conservatoria delle Ipoteche, Tribunale, Diocesi,
Polizia Ferroviaria, Comando Compagnia Carabinieri,
…e così Casale continuerà a perdere centro gravitazionale.
Non vogliamo vedere andare in fumo la nostra azienda, il nostro lavoro e quello dei nostri figli
Così come non vogliamo vedere perdere di valore i nostri immobili residenziali, commerciali e industriali
SOSTIENI NUOVE FRONTIERE
e la lista civica che presenterà alle prossime elezioni comunali
Ci batteremo per il ritorno dell’ASL, l’Archivio storico, la Corte d’Appello, i collegamenti, per una Amministrazione della nostra città chiara, semplice, trasparente, efficace e.. per tante altre cose che ci riguardano direttamente e che interessano NOI cittadini.
ISCRIVITI a Nuove Frontiere!
Chiedi dove ti è stato dato questo volantino. Fai parte della società civile contro la partitocrazia.
mercoledì 8 ottobre 2008
A tutti i Casalesi e Monferrini. Gazebo in piazza a Casale sabato 11 ottobre
A tutti i Casalesi e Monferrini.
Il giorno 11 ottobre dalle ore 9.00 alle ore 19.00 ininterrottamente resterà allestito in Piazza Mazzini il nostro Gazebo.
Distribuiremo volantini e metteremo a disposizione alcuni nostri scritti pubblicati sui giornali.
Saremo naturalmente disponibili per ogni informazione riguardante l’ Associazione e la Lista Civica che intendiamo presentare alle prossime elezioni amministrative.
Circa la lista, aperta a chiunque voglia parteciparvi, ricordiamo che essa è di vitale importanza per il futuro di Casale Monferrato e che l’impegno di ognuno è essenziale.
Vedi di riuscire a fare anche solo un salto; contiamo sulla tua fondamentale collaborazione nell’estendere l’allegato invito ad Amici e Persone interessate a questa iniziativa, dando loro in visione, se lo ritieni, questa lettera.
Fiducioso del contributo che vorrai fornire a questa iniziativa, ti ringraziamo anticipatamente e ti attendiamo sabato 11.
Il momento è troppo importante: non mancare!
Il Presidente
Alberto Riccio
Casale Monferrato, 8 ottobre 2008
Il giorno 11 ottobre dalle ore 9.00 alle ore 19.00 ininterrottamente resterà allestito in Piazza Mazzini il nostro Gazebo.
Distribuiremo volantini e metteremo a disposizione alcuni nostri scritti pubblicati sui giornali.
Saremo naturalmente disponibili per ogni informazione riguardante l’ Associazione e la Lista Civica che intendiamo presentare alle prossime elezioni amministrative.
Circa la lista, aperta a chiunque voglia parteciparvi, ricordiamo che essa è di vitale importanza per il futuro di Casale Monferrato e che l’impegno di ognuno è essenziale.
Vedi di riuscire a fare anche solo un salto; contiamo sulla tua fondamentale collaborazione nell’estendere l’allegato invito ad Amici e Persone interessate a questa iniziativa, dando loro in visione, se lo ritieni, questa lettera.
Fiducioso del contributo che vorrai fornire a questa iniziativa, ti ringraziamo anticipatamente e ti attendiamo sabato 11.
Il momento è troppo importante: non mancare!
Il Presidente
Alberto Riccio
Casale Monferrato, 8 ottobre 2008
venerdì 26 settembre 2008
Mense ASL, altro schiaffo a Casale
Casale Monferrato 24 settembre 2008
(Pubblicata su Il Monferrato di venerdì 26 settembre 2008)
Egr. Direttore,
Praticamente non passa giorno che non si leggano o non si sentano notizie che indicano il continuo decadimento di Casale Monferrato ( a parte poi…quello che invece non si sa neppure!). L’ultima notizia è quella che riguarda il servizio di ristorazione per i degenti e la mensa dipendenti relativa ai presidi ospedalieri ed alle strutture territoriali in ambito Casale Monferrato, Valenza e Tortona. Come si sa, tutt’ora vi sono due tipi di servizi, uno svolto in Casale Monferrato per l’area Casale M.-Valenza e l’altro svolto per l’area di Tortona. Senonchè con recentissima delibera assunta nel mese di agosto la Direzione dell’Asl unica con sede in Casale Monferrato ( quante discussioni vi sono state a proposito di detta sede! ), ha deliberato di predisporre gli atti per la indizione di una gara unica per l’aggiudicazione del servizio di ristorazione per degenti e dipendenti nei tre ambiti di Casale, Valenza e Tortona.
Naturalmente come la nostra città venne penalizzata al massimo con la soppressione della sua Asl ricevendo in cambio la sede della Asl unica ( una controprestazione ridicola! ), così ovviamente la soppressione del servizio mensa che viene effettuato a Casale per Casale e Valenza, adesso verrà svolto a Tortona per le tre aree suindicate! Infatti pur non essendo specificato questo aspetto, lo si desume da quella parte della delibera dove si dice che viene prevista la fornitura pasto per l’area Casale-Valenza “ con il legame refrigerato”: cioè i pasti verranno confezionati a Tortona e trasportati a Casale che aveva la sua Asl autonoma fino a poco fa e che è la 2°) città della Provincia!
Sono di tutta evidenza: la perdita di qualità dei pasti che seguiranno la filiera produttiva del confezionamento, del trasporto, dello scongelamento ecc.ecc. ( quanto ai costi è presumibile non certo una diminuzione, ma un aumento di essi ), la problematica del personale che lavora in Casale, ed infine l’investimento su Tortona.
Da tempo ormai Nuove Frontiere continua a battere sul decadimento di Casale Monferrato e sull’accentramento, in sede alessandrina e comunque nelle zone della Provincia da Valenza in su, di tutta una serie di peculiarità ed interessi relativi al Territorio Casalese o che comunque nel Casalese potevano ( e possono ) trovare la loro naturale collocazione, ed inoltre della soppressione di servizi ed altro.
Ed i politici Casalesi dove sono? Siamo continuamente espropriati del marchio “ Monferrato” ed il tutto viene gestito ad Alessandria . E’ sufficiente ricordare il Palazzo Asperia in Alessandria diventato Palazzo Monferrato ( con le attività che in esso a getto continuo vengono svolte ), e che la sede naturale per la Corte d’Appello era Casale Monferrato ( ma dopo il no di Alessandria tutti i nostri politici sono scomparsi).
Alba città con meno abitanti di Casale M. è riuscita a mantenere la sua Asl perché la Provincia di Cuneo ne ha rispettato l’indipendenza e l’autonomia. Ben prima che la Presidente della Regione Mercedes Bresso indicasse linee di tendenza da prendersi sulle Asl in Piemonte, la Provincia di Cuneo alla unanimità si schierò perché venissero mantenute due Asl: quella di Cuneo e quella di Alba. Non così avvenne per la Provincia di Alessandria, dove, come si legge sul giornale La Stampa del 21 gennaio 2007, la città di Alessandria alla unanimità dei votanti in Consiglio Comunale votò per una Asl unica con sede in Alessandria: solo molto dopo, quando ormai i buoi erano fuggiti dalla stalle ( ed anzi proprio perché ormai….erano fuggiti ),la Provincia accennò ad un difesa della Asl casalese che peraltro non fu neanche di facciata!
Questa è la situazione in cui sta vivendo Casale Monferrato, situazione che purtroppo continuerà a peggiorare: solo una nuova, diversa ed autonoma classe dirigente del tutto svincolata dai Partiti tradizionali e da ogni conflitto di interessi, potrà bloccarne il declino ed anzi riportare la nostra città al ruolo che le compete.
Da ultimo dal giornale il Monferrato del 19 settembre 2008 apprendiamo dalla lettera dell’ing. Sandro Buzzi che in definitiva il gruppo Buzzi Unicem nella impossibilità di montare l’impianto Thor in Casale Monferrato per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, ne ha insediata la sede nella provincia di Cuneo.
Associazione Nuove Frontiere
(Pubblicata su Il Monferrato di venerdì 26 settembre 2008)
Egr. Direttore,
Praticamente non passa giorno che non si leggano o non si sentano notizie che indicano il continuo decadimento di Casale Monferrato ( a parte poi…quello che invece non si sa neppure!). L’ultima notizia è quella che riguarda il servizio di ristorazione per i degenti e la mensa dipendenti relativa ai presidi ospedalieri ed alle strutture territoriali in ambito Casale Monferrato, Valenza e Tortona. Come si sa, tutt’ora vi sono due tipi di servizi, uno svolto in Casale Monferrato per l’area Casale M.-Valenza e l’altro svolto per l’area di Tortona. Senonchè con recentissima delibera assunta nel mese di agosto la Direzione dell’Asl unica con sede in Casale Monferrato ( quante discussioni vi sono state a proposito di detta sede! ), ha deliberato di predisporre gli atti per la indizione di una gara unica per l’aggiudicazione del servizio di ristorazione per degenti e dipendenti nei tre ambiti di Casale, Valenza e Tortona.
Naturalmente come la nostra città venne penalizzata al massimo con la soppressione della sua Asl ricevendo in cambio la sede della Asl unica ( una controprestazione ridicola! ), così ovviamente la soppressione del servizio mensa che viene effettuato a Casale per Casale e Valenza, adesso verrà svolto a Tortona per le tre aree suindicate! Infatti pur non essendo specificato questo aspetto, lo si desume da quella parte della delibera dove si dice che viene prevista la fornitura pasto per l’area Casale-Valenza “ con il legame refrigerato”: cioè i pasti verranno confezionati a Tortona e trasportati a Casale che aveva la sua Asl autonoma fino a poco fa e che è la 2°) città della Provincia!
Sono di tutta evidenza: la perdita di qualità dei pasti che seguiranno la filiera produttiva del confezionamento, del trasporto, dello scongelamento ecc.ecc. ( quanto ai costi è presumibile non certo una diminuzione, ma un aumento di essi ), la problematica del personale che lavora in Casale, ed infine l’investimento su Tortona.
Da tempo ormai Nuove Frontiere continua a battere sul decadimento di Casale Monferrato e sull’accentramento, in sede alessandrina e comunque nelle zone della Provincia da Valenza in su, di tutta una serie di peculiarità ed interessi relativi al Territorio Casalese o che comunque nel Casalese potevano ( e possono ) trovare la loro naturale collocazione, ed inoltre della soppressione di servizi ed altro.
Ed i politici Casalesi dove sono? Siamo continuamente espropriati del marchio “ Monferrato” ed il tutto viene gestito ad Alessandria . E’ sufficiente ricordare il Palazzo Asperia in Alessandria diventato Palazzo Monferrato ( con le attività che in esso a getto continuo vengono svolte ), e che la sede naturale per la Corte d’Appello era Casale Monferrato ( ma dopo il no di Alessandria tutti i nostri politici sono scomparsi).
Alba città con meno abitanti di Casale M. è riuscita a mantenere la sua Asl perché la Provincia di Cuneo ne ha rispettato l’indipendenza e l’autonomia. Ben prima che la Presidente della Regione Mercedes Bresso indicasse linee di tendenza da prendersi sulle Asl in Piemonte, la Provincia di Cuneo alla unanimità si schierò perché venissero mantenute due Asl: quella di Cuneo e quella di Alba. Non così avvenne per la Provincia di Alessandria, dove, come si legge sul giornale La Stampa del 21 gennaio 2007, la città di Alessandria alla unanimità dei votanti in Consiglio Comunale votò per una Asl unica con sede in Alessandria: solo molto dopo, quando ormai i buoi erano fuggiti dalla stalle ( ed anzi proprio perché ormai….erano fuggiti ),la Provincia accennò ad un difesa della Asl casalese che peraltro non fu neanche di facciata!
Questa è la situazione in cui sta vivendo Casale Monferrato, situazione che purtroppo continuerà a peggiorare: solo una nuova, diversa ed autonoma classe dirigente del tutto svincolata dai Partiti tradizionali e da ogni conflitto di interessi, potrà bloccarne il declino ed anzi riportare la nostra città al ruolo che le compete.
Da ultimo dal giornale il Monferrato del 19 settembre 2008 apprendiamo dalla lettera dell’ing. Sandro Buzzi che in definitiva il gruppo Buzzi Unicem nella impossibilità di montare l’impianto Thor in Casale Monferrato per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, ne ha insediata la sede nella provincia di Cuneo.
Associazione Nuove Frontiere
venerdì 18 luglio 2008
INIZIATIVE – bollettino n.1
INIZIATIVE – bollettino n.1
Sintetico elenco degli incontri, delle iniziative assunte dall’11/06/08 (data del precedente forum) e/o in corso
1. Predisposizione lettera con un bilancio annuale delle attività a tutti i soci dell’associazione
2. Contatti informali avuti dal presidente su richiesta di esponenti politici
3. Incontro con on. Roberto Rosso ed assessore provinciale Simion su inizio ipotesi di Provincia Federata (Casale – Vercelli – Chivasso)
4. Incontro con consiglio di amministrazione dell’Unione Artigiani – strada Valenza, e prima discussione su ipotesi ed iniziative economiche di rilancio della città; visto il grande interesse espresso dalle parti, seguiranno altri incontri a breve
5. Breve incontro con esponenti del sindacato autonomo di polizia sui problemi della sicurezza;si è in attesa di alcuni dati tecnici per valutare eventuali prese di posizione da parte nostra
6. Riunione gruppo di lavoro su Turismo, Monferrato e relativa riappropriazione del Monferrato Casalese per valorizzarlo; delineate le prime linee guida
7. Articoli sui giornali
8. Prossime nuove iniziative:riunioni altri gruppi di lavoro (prime linee guida commercio, ecc.)
16/07/2008 Associazione Nuove Frontiere per la Difesa ed il Rilancio di Casale e del Monferrato
Sintetico elenco degli incontri, delle iniziative assunte dall’11/06/08 (data del precedente forum) e/o in corso
1. Predisposizione lettera con un bilancio annuale delle attività a tutti i soci dell’associazione
2. Contatti informali avuti dal presidente su richiesta di esponenti politici
3. Incontro con on. Roberto Rosso ed assessore provinciale Simion su inizio ipotesi di Provincia Federata (Casale – Vercelli – Chivasso)
4. Incontro con consiglio di amministrazione dell’Unione Artigiani – strada Valenza, e prima discussione su ipotesi ed iniziative economiche di rilancio della città; visto il grande interesse espresso dalle parti, seguiranno altri incontri a breve
5. Breve incontro con esponenti del sindacato autonomo di polizia sui problemi della sicurezza;si è in attesa di alcuni dati tecnici per valutare eventuali prese di posizione da parte nostra
6. Riunione gruppo di lavoro su Turismo, Monferrato e relativa riappropriazione del Monferrato Casalese per valorizzarlo; delineate le prime linee guida
7. Articoli sui giornali
8. Prossime nuove iniziative:riunioni altri gruppi di lavoro (prime linee guida commercio, ecc.)
16/07/2008 Associazione Nuove Frontiere per la Difesa ed il Rilancio di Casale e del Monferrato
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